Da Panapress, apprendiamo di una situazione delicata relativa alla libertà di stampa in Africa. Nelle scorse ore Amnesty International ha infatti lanciato un appello globale per la liberazione di un prigioniero etiope di coscienza, Eskinder Nega, che rientra nella grande campagna, dal titolo: “Scrivere per i diritti”. A. I. ha dichiarato che il giornalista etiope Eskinder Nega sta scontando una pena detentiva di 18 anni con l’accusa di “terrorismo”. Nega è stato accusato nel 2011, dopo aver scritto articoli che criticavano il governo etiope e ha sostegno della libertà di parola e per A. I. lui è un prigioniero di coscienza e ne chiede il rilascio immediato. Le fonti, parlando del giornalista, rivelano che Eskinder Nega è stato sempre una spina nel fianco delle autorità etiopiche. Nella sua vita è già stato molestato, arrestato e processato più volte per il suo lavoro. Tra il 2006 e il 2007, fu incarcerato insieme alla moglie Serkalem Fasil, che tra l’altro ha dato alla luce il loro figlio in carcere. La campagna “Scrivere per i Diritti” è uno dei principali eventi di Amnesty International per la quale si mobiliteranno centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo con l’obiettivo di cambiare la vita delle persone a rischio attraverso una campagna di massa. Dal 6 al 17 dicembre, persone provenienti da più di 80 paesi in tutto il mondo saranno coinvolte nella campagna a favore di individui e comunità che soffrono abusi dei diritti umani. A tale proposto A.I. aspetta più di due milioni di lettere, email, tweet e messaggi di testo da inviare nel corso della campagna. Una iniziativa importante che speriamo possa risolvere la delicata situazione di Eskinder Nega e dalla sua famiglia.