BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

L’anno dei due Papi, quello dei due Napolitano e quello delle intese più o meno larghe

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Il 2013 era cominciato con un governo in carica per l’ordinaria amministrazione e un Presidente della Repubblica che era riuscito a sciogliere le camere in extremis, prima di entrare nel suo semestre bianco. Clima elettorale, si voterà in inverno a febbraio, per la prima volta. Le redazioni sono impegnate nel seguire la campagna elettorale quando l’11 febbraio la notizia arriva da oltretevere: Benedetto XVI annuncia al Concistoro di lasciare il pontificato dal 28 febbraio a causa dell’eta’ avanzata. Il 24 febbraio si vota. La legge è sempre il Porcellum. Vota il 75% degli elettori. Lo scontro è tra Bersani, Berlusconi e Mario Monti. Ma c’è la variante cinque stelle. Il risultato dà ingovernabilità. Il centrosinistra vince alla Camera ma al Senato non c’è maggioranza. Alla Camera il primo partito è il Movimento 5 stelle. Bersani apre a Grillo per un governo di scopo ma la risposta è negativa. Il 7 marzo, intanto, il Tribunale di Milano decide un anno a Berlusconi per i nastri Unipol, L’11 marzo i parlamentari del Pdl manifestano davanti al Tribunale.

Il 13 marzo dal camino sovrastante la cappella Sistina esce fumo bianco. Alla quinta votazione i cardinali hanno eletto successore di Pietro il cardinale Bergoglio. “Lo avete preso dalla fine del mondo”.

Sceglie il nome di Francesco. Primo Papa latinoamericano e gesuita.

Il 16 Marzo, 20 giorni dopo le elezioni, il Parlamento elegge i presidenti di Camera e Senato: Laura Boldrini (Sel) e Pietro Grasso (Pd). Grasso riceve alcuni voti anche dai senatori a 5 stelle. Il 22 marzo Napolitano affida il preincarico a Bersani. Ikl segretario del Pd ci proverà fino al 28, farà anche un incontro con il movimento cinque stelle, trasmesso in streaming. Napolitano congela l’incarico e il 30 il Capo dello Stato nomina due commissioni di saggi. Sarà il nuovo Capo dello stato a beneficiare del loro lavoro e procedere all’assegnazione di un nuovo incarico a Presidente del Consiglio.

Il Movimento 5 stelle fa le Quirinarie on line. Votano gli iscritti. Gabanelli, Strada e Rodotà i più votati. Ma tra i dieci compare anche il nome di Romano Prodi. Il 18 aprile cominciano le votazioni. Sembra raggiunta un’intesa tra Pd e Pdl per un Presidente della Repubblica di provenienza centrista e cattolica. Ma Franco Marini, il prescelto, non passa. Vanno male anche la seconda e terza votazione. Poi il Pd sceglie di forzare su Romano Prodi. Il 19 ottobre 101 franchi tiratori affossano Romano Prodi. Si dimettono Bindi e Bersani. Pd, Pdl, Scelta Civica chiedono a Napolitano di accettare un secondo mandato.  Il 20 aprile dopo il sì del presidente a un secondo mandato, Napolitano viene rieletto con 738 voti, Rodotà 217. Napolitano giura il 22 aprile e nel suo intervento sferza i partiti. Il 24 affida l’incarico di formare il governo ad Enrico Letta. Nasce il governo delle larghe intese. Il 28 aprile, durante il giuramento al Quirinale, davanti a Palazzo Chigi un uomo spara e ferisce tre persone. Grave un carabiniere, il maresciallo Giangrande.

Il governo comincia a lavorare. Il 6 maggio muore il senatore a Vita Giulio Andreotti e due giorni dopo la corte d’appello di Milano conferma 4 anni a Berlusconi per il processo Mediaset diritti tv. Il Pd, l’11, sceglie un segretario di transizione che dovrà portare il partito al congresso. L’assemblea nazionale nomina l’ex segretario della Cgil Guglielmo Epifani.

Il 17 maggio il governo delle larghe intese decide di congelare la prima rata dell’Imu e destina 1 mld a rifinanziare la cassa integrazione. Il 27 maggio elezioni comunali. Calo di votanti e Roma va al ballottaggio. Il 4  giugno il governo vara il decreto Salva Ilva e nominano Bondi commissario. Due giorni dopo, il 6 approva il ddl costituzionale sulle riforme. Il week end successivo ballottaggi per le comunali. Marino diventa sindaco di Roma e i sindaci delle 12 città capoluogo vanno tutte al centrosinistra.

I processi a Berlusconi minano le larghe intse. Processo Ruby a Milano. Il 24 giugno arriva la condanna a Silvio Berlusconi in primo grado a 7 anni. Lo stesso giorno, dopo una polemica durata un paio di settimane per un mancato pagamento dell’Ici, si dimette il ministro per le pari opportunità Josepha Idem e muore il senatore a vita Emilio Colombo. Aveva presieduto la prima seduta del senato dopo le elezioni di Febbraio.

L’8 luglio primo viaggio di Papa Francesco. Va a Lampedusa con i migranti. Il 10 luglio Grillo e Casaleggio vengono ricevuti da Giorgio Napolitano al Quirinale. E’ anche la settimana in cui l’Italia espelle la moglie e la figlia del dissidente azako Ablyazov. Il ministro dell’interno Angelino Alfano afferma di essere all’oscuro della vicenda. Il 19 luglio si vota la mozione di sfiducia nei suoi confronti, presentata dal Movimento 5 stelle. Il senato dice no.

Il primo di agosto la Cassazione conferma 4 anni carcere Berlusconi sul caso Mediaset. 3 giorni dopo il Pdl manifesta a difesa di Berlusconi sotto Palazzo grazioli.  Il 30 agosto Napolitano nomina quattro nuovi senatori a vita mentre il 31 agosto il Papa nomina Piero Parolin nuovo segretario di Stato.

Finisce l’estate e il 12 settembre  Napolitano nomina Giuliano Amato giudice della Corte Costituzionale. Il 19 la Consulta, con 8 voti su 15 elegge Silvestri presidente.

Il 27 settembre duro consiglio dei ministri.  E’ il chiarimento politico chiesto da Letta. Non viene esaminato il decreto che blocca l’aumento Iva dal 1 ottobre. Prima Letta vuole che sia confermata la fiducia al governo. Il 28 Berlusconi chiede dimissioni ministri Pdl e le elezioni ma il giorno dopo il Pdl si spacca. Alfano afferma: se a vincere nel progetto di Forza Italia saranno gli estremisti io sarò diversamente berlusconiano. Letta va da Napolitano. Ci sarà un chiarimento in Parlamento.

Il 2 ottobre 47 parlamentari Pdl-Gal firmano una mozione a favore del governo. Berlusconi interviene in aula e chiede di votare la fiducia a Letta che la ottiene. La battaglia è solo spostata di qualche giorno. Il 4 ottobre la Giunta per la convalida del Senato presieduta da Stefàno con 15 si’ e 8 no vota la decadenza Berlusconi sulla base della legge Severino e sulla sentenza Mediaset. Il 15 il Cdm vara Legge di Stabilita’. Mentre il 17 ottobre esplode Scelta civica, Monti si dimette da presidente. Il 19 il nuovo appello Mediaset che porta da 4 a 2 anni la interdizione a Berlusconi. Il 24 ottobre in via definitiva il Senato cancella la prima rata dell’Imu e il 25 ottobre Pdl delibera sospensione dell’attività del partito per il rilancio di Fi. Il 30 ottobre la Giunta per il regolamento si esprime per il voto palese sulla decadenza di Berlusconi.

Il 14 novembre prima visita del Papa al Quirinale. Ci va in utilitaria. Il 15 novembre è scissione Pdl, Alfano da’ vita al ‘Nuovo centrodestra’. Tre giorni dopo, il 18 novembre  Renzi vince le primarie tra gli iscritti col 45,3%. Scoppia il caso Cancellieri. Una telefonata a Ligresti per seguire la vicenda di Lionella Ligresti, malata in carcere, scatena le opposizioni. Il Movimento 5 stelle propone una mozione di sfiducia individuale che viene respinta dall’aula.  Il 27 novembre la Legge Stabilità arriva al Senato. Viene posta la questione di fiducia. Fi all’opposizione. Cdm, via seconda rata Imu. Resta una mini Imu. Il 27 novembre il Senato approva relazione Giunta, Berlusconi decade da senatore. Fi, intanto, manifesta, sotto palazzo Grazioli e la polizia rimuove una cartello con la scritta  ‘colpo di Stato’.

La questione di modifica della legge elettorale torna in primissimo piano quando il 4 dicembre la Consulta  definisce incostituzionali il premio di maggioranza definito nel Porcellum e la mancanza di preferenze. L’8 dicembre alle Primarie Pd, trionfa Renzi con il 70%, Cuperlo 18, Civati 14. Votano quasi 3 milioni di elettori. Il 15 Renzi viene nominato dall’assemblea segretario e Cuperlo presidente. L’11 di dicembre il governo, che non è più di larghe intese, torna alle camere per prendere la fiducia. Il 12 dicembre la legge elettorale passa dal Senato alla Camera mentre il 13 dicembre il Cdm vara il dl che abolisce il finanziamento pubblico partiti.

15 dicembre, anche la Lega ha un nuovo segretario. Meno di 20mila iscritti che partecipano al voto eleggono Matteo Salvini che prevale sul fondatore Umberto Bossi.  17 dicembre il Cdm vara dl per alleggerire sovraffollamento carceri e ddl per i processi civili. Cancelleri, non e’ un indultino. Il 23 Letta alla conferenza fine anno afferma: è la ‘Svolta dei 40enni, 2014 sarà anno riforme e crescita. Conti in ordine. Non sarò Babbo Natale’. 25 dicembre: numeri record in piazza e in tv per il primo Natale di Papa Francesco. ‘Nè sdolcinato nè fiabesco’. Il 27 dicembre  dopo il pasticcio sul decreto Salva-Roma che prima prende la fiducia e poi viene ritirato dal Governo, Napolitano richiama Letta e il Parlamento: ‘Massimo rigore sui decreti’. Il 27 dicembre il governo risponde a Napolitano. Il milleproroghe si sdoppia per dare maggiore snellezza ed omogeneità alle misure.

Auguri!


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