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Kiev, nuove proteste per cercare l’Europa

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di  Andrea Lupoli

ROMA – Non si ferma la protesta dei manifestanti a Kiev che, dopo i tumulti delle settimane precedenti e le proteste nei confronti della decisione del presidente Viktor Yanukovich di fermare il processo di integrazione dell’Ucraina nell’Unione Europea, sono tornati in piazza Maidan Nezalezhnosti (piazza Indipendenza) ad esprimere il loro dissenso nei confronti di una politica spiccatamente anti europea.

Nonostante il freddo e la neve che sta cadendo copiosa su Kiev da alcune ore, centinaia di manifestanti pro-Ue si sono ritrovati uniti nella ribellione e dopo aver presidiato la sede del governo ucraino, il corteo si è diretto verso il palazzo del presidente dove un gruppo di manifestanti ha abbattuto la statua di Lenin nel centro della capitale. L’azione popolare ha suscitato i commenti di molti leader ed autorità mondiali. Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “In Ucraina stanno combattendo per il loro futuro, l’Ue deve sostenere l’Ucraina perché, ha continuato, ci sta dando un grande esempio. Al presidente Yanukovich ho detto di evitare la strada di colpire i manifestanti”. Barroso, che ha proposto l’intervento di domani del capo della diplomazia Ue (Catherine Ashton) per favorire il dialogo e trovare una soluzione alla crisi, sottolinea come “tutti gli ucraini hanno a cuore il proprio futuro e un percorso europeo.

La nostra, ha concluso, è una storia di speranza”. Anche l’ambasciatore Usa in Ucraina, Geoffrey Pyatt, ha comunicato tramite Twitter che la protesta pro-Ue a Kiev non deve essere fermata finché rimane pacifica. “Alle manifestazioni pacifiche, ha scritto il diplomatico, deve essere permesso di continuare”. Mentre per il ministro degli esteri Italiano, Emma Bonino, la priorità assoluta deve essere quella di “evitare la guerra civile e calmare una situazione che può essere esplosiva”. Il ministro lo ha fatto sapere durante un incontro con la stampa estera. In Ucraina però è direttamente l’ex premier Yulia Tymoshenko a “suonare la carica” mettendo in guardia l’opposizione guidata da Vitali Klitschko rispetto ai rischi di una trattativa e di un accordo con il governo di Kiev. “Non si arrendano e non si siedano con loro al tavolo” negoziale, ha chiesto l’ex premier in una lettera letta dalla figlia Yevguenia Tymoshenko davanti a centinaia di migliaia di manifestanti. Nel frattempo però, secondo le ultime informazioni, Yanukovich avrebbe accettato la proposta dei tre ex presidenti dell’Ucraina post sovietica per l’avvio di colloqui con l’opposizione. La comunicazione, resa nota dalla presidenza, evidenzia anche l’incontro di domani del leader Yanukovich con i rispettivi tre ex presidenti. Nei giorni scorsi i tre ex leader di governo avevano sottoscritto una dichiarazione in sostegno dei manifestanti della piazza dell’indipendenza di Kiev in cui si denuncia il rischio che la crisi in corso possa avere “gravi conseguenze”. Alla copiosa pioggia di dichiarazioni si è curiosamente aggiunta anche quella dell’attore americano George Clooney che ha registrato un video messaggio di sostegno “Ai coraggiosi ucraini che hanno il coraggio di guardare avanti e non indietro”. Clooney nel video di supporto evidenzia come: “Negli Stati Unti abbiamo grande affinità per chi ricerca la vera democrazia. Non si può avere democrazia quando chi manifesta viene arrestato e aggredito, soprattutto non c’è vera democrazia se gli oppositori politici come Tymoshenko vengono arrestati solo perché non approvano il governo”, il messaggio è stato diffuso dal leader del partito di opposizione.

Da dazebao.it


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