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Kazakistan, Lituania, Lettonia e Russia: paesi-bussola per le opportunità degli imprenditori umbri

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Lunedì 16 dicembre, nella sala del palazzo comunale di Orvieto è stata ricevuta la delegazione di imprenditori provenienti da Kazakistan, Lituania, Lettonia e Russia che, fino al 19 dicembre, sarà ad Orvieto e Bagnoregio per un interscambio finalizzato allo sviluppo dell’import-export fra i due Paesi. A fare da apripista al progetto, con la collaborazione del presidente della CamCom italo kazaka il dott. Giulio Amatucci, la Cooperativa vitivinicola Cardeto amministrata dal dott. Luciano Innocentini.

Un modo nuovo di concepire l’investimento all’estero aprendosi a quei mercati ricchi di potenzialità, giovani e nuovi. Dare agli imprenditori orvietani, ma in una visione più estesa meglio dire umbri, la possibilità di scoprire il Kazakistan, Paese strategicamente posizionato. Ma anche realtà economicamente forti come quelle di Lituania, Lettonia e Russia.

Con questo obiettivo, nell’ottica di un proficuo interscambio legato fortemente al “food & beverage”, lunedì 16 dicembre è stata ufficialmente ricevuta nella sala del palazzo comunale di Orvieto una delegazione di imprenditori provenienti dai paesi dell’ex unione sovietica accompagnati dal presidente della Camera di Commercio Italo-Kazaka il dott. Giulio Amatucci e il dott. Luciano Innocentini, amministratore della Cooperativa vitivinicola Cardeto a cui va la paternità del progetto. Ad accoglierli l’assessore del Comune di Orvieto Piergiorgio Pizzo, il presidente del consiglio comunale Marco Frizza e alcuni rappresentanti delle Associazioni di categoria orvietane. Presenti in sala anche i funzionari delle Casse di Risparmio dell’Umbria (Gruppo Intesa San Paolo) da cui sono arrivati importanti segnali d’apertura nel sostegno al progetto.

“Questo è un progetto che avremmo potuto gestire in completa autonomia ma abbiamo deciso di condividerlo e soprattutto di dare la possibilità agli imprenditori umbri di trarne profitto facendo conoscere le eccellenze del proprio territorio d’origine e, allo stesso tempo, attuare un’attività di penetrazione in quei territori economicamente forti come lo sono appunto quelli dell’ex Unione Sovietica”, ha commentato l’amministratore della Cardeto il dott. Luciano Innocentini.

Fino a giovedì 19 dicembre p.v, infatti, la delegazione di imprenditori sarà ad Orvieto e Bagnoregio per questo progetto di interscambio titolato non a caso “Orvieto incontra il Kazakistan:enogastronomia, arte, cultura, turismo, innovazione”.

Obiettivo? Portare l’Umbria in Kazakistan e il Kazakistan in Umbria. Rafforzare cioè la presenza commerciale orvietana e regionale attraverso l’aumento delle quote di mercato in quei settori dove la Regione è in prima linea: vino, pasta, olio, prodotti enogastronomici. Ma anche portare e fare turismo.
Durante la cerimonia di presentazione dell’iniziativa, è stato posto l’accento anche sulle opportunità di lavoro e scambi commerciali nei vari settori che il Paese asiatico può offrire.

Come ha infatti sottolineato il presidente della CamCom italo kazaka il dott. Giulio Amatucci “il nostro obiettivo é quello di poter illustrare le possibilità che si possono cogliere in Kazakistan, la nuova frontiera vicina all’Europa che vanta un marcato spirito di collaborazione. Ed abbiamo trovato in Cardeto un valido partner per iniziare questo percorso che ci vede supportati anche dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle Casse di Risparmio dell’Umbria.

E’ dal 1991 – ha aggiunto Amatucci – che cerchiamo di dare una mano concreta alle piccole e medie imprese italiane che rappresentano il vero tessuto economico del Paese. E proprio qui ad Orvieto abbiamo trovato terreno fertile. Gli imprenditori che abbiamo portato qui in questi giorni stanno apprezzando con molto entusiasmo le eccellenze del territorio e il nostro auspicio è che questo progetto possa presto espandersi anche oltre i confini dell’ex Unione Sovietica. Contiamo molto sullo sviluppo di questo business, crediamo nelle persone che ci hanno portato qui e soprattutto crediamo ad Orvieto anche se, finora, di imprenditori orvietani che hanno deciso di metterci la faccia li ho incontrati veramente pochi”.

Ma chi ha creduto in questa sfida decidendoci di metterci faccia e cuore, invece, è stata Cardeto.

“Nel mondo finanziario – ha detto Innocentini – si parla di denaro che a mio avviso non ha il contenuto e il valore che invece si ha quando si parla di imprese e cultura.
L’Italia sta vivendo un triste periodo di recessione e siamo obbligati a guardare ai paesi che hanno grosse risorse finanziarie dove possiamo però portare il nostro know-how, i nostri prodotti, la nostra storia, la nostra identità. Desidero ringraziare apertamente le Casse di Risparmio dell’Umbria che, con la loro disponibilità, ci permettono di studiare il territorio oltre a darci un’assistenza finanziaria importante”.
Gli ingredienti per il business, insomma, ci sono tutti: credito, istituzioni ed imprenditori. “Occorre solo la voglia di mettersi in gioco e fare squadra – ha aggiunto Innocentini – per essere il più competitivi possibile. Ad Orvieto purtroppo prevale la diffidenza e l’egoismo ma è un modus operandi che va abbandonato se si vogliono vincere sfide così ardue”.

Al termine della cerimonia ufficiale il presidente del consiglio comunale Marco Frizza ha donato alla delegazione di imprenditori il gagliardetto con lo stemma del Comune di Orvieto.


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