L’apertura del Presidente del Consiglio, Enrico Letta, alla partecipazione dei lavoratori in alcune aziende di valenza pubblica, merita una riflessione più ampia e può risultare di grande interesse civile per le aziende industriali dell’informazione”. Lo afferma in una nota il Segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi. “E ciò tanto più in tempi di gigantesca crisi – continua Siddi -, come quella legata alle trasformazioni del
sistema editoriale e non solo alla recessione economica, i lavoratori sono chiamati a sopportare pesi enormi in termini di reddito e di sostenibilità sociale. Nel caso dei giornalisti si tratta dell’assunzione – sino ad oggi pressoché totale – degli oneri per gli ammortizzatori, sui quali le imprese più serie possono fondare programmi di tenuta e rilancio specie quando correttamente concordano contratti di solidarietà. Una partecipazione, in questo caso dei giornalisti e non solo, segnerebbe un punto di svolta importante”.
Secondo il segretario della FNSI “non vi è dubbio che il tema della democrazia economica, per quanto ancora non matura, nel dibattito italiano sia rilevante per un nuovo percorso produttivo,operoso e concreto. Nel sistema dell’informazione assume, quindi, grande centralità la mai abbandonata proposta della FNSI di uno
Statuto dell’impresa editoriale