BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Due panettoni in saldo. Il caffè del 18/12

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La più piccola tra i miei figli (prima media) oggi non va a scuola. Pare che sia meglio, perché arrivano i “forconi”. Come fosse un ciclone, una tempesta di neve o una rivoluzione. Penso al delirio di onnipotenza che una notizia siffatta provoca sui giovanotti di “Casa Pound”, quelli che hanno scelto di autoemarginarsi delirando di una destra anti sistema.

Il Presidente del Consiglio ha detto ai dipendenti di Palazzo Chigi che mangerà con loro il panettone questo Natale ma anche il prossimo. Spero che le uvette  siano di suo gradimento, ma noi vorremmo sapere quanti panettoni in meno compreranno i precari della scuola, i pensionati senza pensione, i contribuenti che forse pagheranno più tasse con l’abolizione dell’IMU. La stabilità del Titanic si percepiva in un modo sul ponte di Prima Classe e in modo diverso nella sala macchina, lungo la linea del galleggiamento.

Tutti s’indignano per quelle immagini diffuse dal Tg2. Migranti ristretti a Lampedusa, nudi e al freddo, per la disinfestazione. È il protocollo, si difende il capo della Cooperativa che gestisce il CIE. Il protocollo dello Stato Italiano evidentemente prevede che si piangano i bambini quando muoiono in mare, ma ci si distragga quando i loro parenti e gli amici vengono trattati come sub umani.

Sandro Biviano, malato di distrofia muscolare, dice di essere stato aggredito da un poliziotto mentre manifestava a favore delle cure col metodo “stamina”. Un blogger in carrozzina mi ha telefonato, lamentando che il Tg3 (lavoravo in quel giornale 18 anni fa) aveva invece parlato di “un malore”. Solidarietà a Biviano, ma non capisco perché nessun procuratore arresti il professor Vannoni. Perché se è vero, come scrive anche Nature, che i miracolosi vantaggi del metodo Stamina sono una truffa,questo professore sta torturando, per interesse, persone che già soffrono tanto. E se non fosse come penso e scrivo, a finire sotto accusa dovrebbe essere il ministro Lorenzin.

Pare che volessero convincere il procuratore Di Matteo a girare per Palermo protetto da un carro armato Lince, quello che i talebani talvolta riescono a far saltare in Afganistan. Questo magistrato -oggi lo intervista Travaglio- si occupa della famosa “trattativa del 93”. Prima si è visto arrivare un paio di papelli anonimi ma palesemente scritti da gente dei servizi segreti, poi è stato oggetto degli sfoghi rabbiosi di Salvatore Riina consegnati a un compagno dell’ora d’aria al 41 bis. Complotto? Secondo me, voglia che si chiudano le indagini. Perché i mafiosi possono persino sopportare il carcere duro, ma se venisse allo scoperto l’intera trama dei loro rapporti con il potere, sarebbe “niente”.

Ieri un signore per strada mi ha ringraziato per quello che sto facendo, poi mi ha stretto la mano con il dito ripiegato, alla maniera dei fratelli massoni. A quanto pare, oggi in Italia, se non appartieni non sei.

Maurizio Gasparri, accusato di peculato per aver investito in una polizza vita, a suo nome, 600mila euro affidati dal Senato al gruppo PDL, si protesta innocente. Non m’importa nulla di Gasparri: se la sbrighi col suo giudice. M’indigna che tanti soldi pubblici siano nella disponibilità di un privato. Nel 2000, quando, morto Frajese, mi toccò dirigere l’Ufficio di Corrispondenza della Rai da Parigi, per qualche tempo feci fronte a spese aziendali con denaro mio. Volevo evitare che aprissero un conto a mio nome, i cui movimenti, per gli obblighi della privacy, l’azienda non avrebbe potuto controllare giorno per giorno. Così ottenni un conto aziendale dal quale potevo solo prelevare, firmando e motivando.

Scusate, ma non si può sempre interpretare. Talvolta conviene ammettere di non riuscire a capire, quando succede.

Repubblica, “Casa, rischio stangata nel 2014”. (“ogni faniglia verserà 100 euro in più”). Corriere, “Riforme: trattativa segreta. Incontro Nardalla – Brunetta, emissari di Renzi e Berlusconi”. Sole24Ore, “Svuotato il fondo cuneo”. Il direttore denuncia “l’impegno tradito di Letta”. Il Fatto Quotidiano, “Telecom nel caos. Letta sotto accusa: sta con gli spagnoli”. Giornale, “La marcia su Roma: arrivano i forconi”. La Stampa, “Via al fondo taglia tasse”. Così è se vi pare.

Da corradinomineo.it


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