Di Ilaria e della sua Somalia sono stati fatti racconti con diversi linguaggi dalla musica al cinema alla scrittura alla poesia al teatro alle inchieste giornalistiche.
L’intensità e la forza del nostro impegno si è realizzato anche per il vostro impegno, per voi che siete oggi qui, ad Assisi luogo simbolo per un mondo migliore che ancora non c’è.
Saranno giorni preziosi (e mi dispiace molto non poter partecipare).
Un grazie e un abbraccio a tutti e a tutte.
Abbiamo intitolato “non tacere” l’appuntamento per il 19° premio televisivo intitolato a Ilaria Alpi che si è concluso a Riccione nel settembre scorso.
Conoscere cercare svelare raccontare… non tacere: una sorta di imperativo categorico, una scelta etica che si rintraccia sempre nei lavori di Ilaria.
Non tacere l’ingiustizia, le violenze, le guerre, le diseguaglianze insopportabili.
Non tacere le ragioni che ne sono causa e che spesso hanno a che fare con affari sporchi, traffici illeciti di ogni tipo organizzati dalle criminalità mafiose che addestrano e utilizzano persone crudeli e senza scrupoli. Spesso “coperte e/o aiutate” dai diversi poteri pubblici e privati che si avvalgono di personaggi altrettanto spietati.
Ilaria è stata assassinata “nel più crudele dei giorni”, insieme a Miran Hrovatin, quel 20 marzo 1994 a Mogadiscio perché tacesse per sempre e non potesse più raccontare…
Il contesto in cui viviamo spesso “obbliga” a tacere perché si sa che la parola ha un potere enorme soprattutto se arriva a tante persone. Lo sanno bene i tanti giornalisti e/o scrittori che vivono minacciati e “blindati” perché non hanno voluto tacere.
E’ il tacere come omertà silenziosa e colpevole di chi in tutti questi anni ha coperto ostacolato la ricerca della verità su questa esecuzione come su tutte le stragi che hanno insanguinato il nostro Paese.
E’ il tacere che ha molto a che fare col “non mi riguarda” che anche molti delle istituzioni dello Stato hanno mostrato e mostrano nella loro attività quotidiana.
E’ il tacere che ha costruito “muri di gomma” piste false, false prove.
Dopo quasi 20 anni da quella tragica esecuzione, dobbiamo riconoscere con tristezza profonda che hanno vinto “loro” fino ad ora, “loro” che hanno taciuto perchè non amano né la verità né la giustizia.
Non tacere: Luciana e Giorgio Alpi hanno scelto di non tacere in tutti questi anni di dolore straziante e con loro tutti noi dell’associazione ilaria alpi, del premio e le moltissime scuole, istituzioni, associazioni, decine di migliaia di cittadine e cittadini impedendo di fatto l’archiviazione dell’inchiesta.
Sappiamo già quel che è successo quella domenica 20 marzo 1994, il perché, forse anche da chi era composto il commando assassino ma ancora non sappiamo con certezza chi ha ordinato l’esecuzione e chi ha coperto esecutori e mandanti.
Non tacere può diventare un urlo, vogliamo che diventi un urlo fino a che “loro” perderanno e giustizia sarà fatta. E Ilaria potrà continuare a non tacere.
In questi giorni l’ufficio di presidenza della camera dei deputati, su proposta della presidente Laura Boldrini (che abbiamo incontrato alla fine di ottobre), ha deciso di de-secretare tutti i documenti archiviati dalle commissioni bicamerali d’inchiesta delle ultime tre legislature e dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin: una scelta importante per tutti noi. Un segno di speranza in questo momento convulso della vita della Repubblica Italiana in cui principi valori della nostra Costituzione sono quotidianamente attaccati come la libertà di stampa al centro del forum di questi giorni.
Se “loro” perderanno e perderanno di certo sarà anche grazie al vostro lavoro al vostro impegno e alla vostra passione perché anche voi avete scelto di non tacere mai.
Vogliamo che il 2014, venti anni dopo, sia denso di iniziative, attività che facciano sentire Ilaria Alpi “cittadina del mondo”, come lei amava definirsi. Vi chiediamo di lavorare con noi e siamo già certi che ci sarete.
Da ultimo vorrei ricordare due persone speciali che ci hanno lasciato ma sono sempre con noi.
Un pensiero per Giorgio Alpi che ci ha insegnato tanto; con il suo dolore, la dignità, l’indignazione, l’orgoglio, l’impegno incessante.
Un pensiero per Roberto Morrione, un esempio di vita e di giornalista anche per chi giornalista non è ma è impegnato per un’Italia migliore.
A nome dell’associazione vi ringrazio con affetto e vi abbraccio tutti
presidente Associazione Ilaria Alpi