Nell’Italia bestiale del momento Alfano paventa il “rischio di deriva ribellistica”. Be’ veramente, non solo siamo già oltre il rischio, ma quanto a ribellismo (per ora molto populistico) più che alla deriva, staremmo già a collisione avvenuta perché non è certo da poco che gli italiani sono bersagliati da raffiche di ribellioni populistiche provenienti da più fonti: dal decaduto caro leader del secondo ventennio, passando per il Bossi dei facili fucili per arrivare al Grillo che, da buon ultimo, non ha più molto tempo da perdere. Sicché, forse, più costruttivo per tutti noi sarebbe che il ministro dell’interno dichiarasse qualcosa di un po’ più compatibile con la realtà d’oggi e un po’ meno con il populismo di ieri.
P.S. Ma se proprio vuole insistere con il ribellismo da populismo sarà il caso che presti attenzione all’ultima fuoriuscita del fuoriuscito nazionale. Il proclamare “se mi arrestano sarà rivoluzione” secondo noi è preoccupante, ma solo perché chi proclama certe robe è persona tuttora (pubblicamente, mica a sua insaputa) molto stimata e apprezzata dal ministro dell’interno.