“Con questi dirigenti non vinceremo mai!” disse il 2 Febbraio 2002 Nanni Moretti a Piazza Navona. Ma ci son voluti quasi 12 anni per avviarne il ricambio. E ne sarebbero passati ancora di più se qualche “imprevisto” non avesse iniziato ad intaccare il monolite del partito di stretta osservanza dalemania.
Come l’adozione delle primarie, viste in un primo momento come ginnastica democratica per far scaldare gli elettori intirizziti dai discorsi gelidi e piatti dei dirigenti. E poi, diventate uno strumento di democrazia interna, per forzare un apparato fondato sulla cooptazione degli ortodossi.
Un apparato che ha archiviato l’Ulivo come un diversivo e normalizzato Veltroni senza incontrare resistenza.
Io ho votato Civati, ma ora aspetto che Renzi si radicale nel cambiamento di programma del Governo e di persone nel partito.
La povertà aumenta e la pazienza diminuisce.
C’è giusto il tempo di allacciarsi bene le scarpe.
E poi correre.