Il nuovo sindaco di NYC sarà Bill de Blasio, origini italiane per madre di cui al cognome. E’ orgoglioso delle sue radici e bene fa perché dell’italianità sembra proprio aver acchiappato la parte migliore e certo non solo per aver chiamato i suoi figli Dante e Chiara. Sua madre negli anni 42-45 lavorando per l’Office of War Information, pubblicò un libro sui partigiani italiani. Da lei ha imparato e ha fatto suo il senso autentico del “liberal” che noi traduciamo impropriamente “sinistra” per quanto oggi, ma ormai da mo’, saremmo già felici se solo potessimo intravedere nell’italica sinistra almeno embrione di quel “liberal” lì. Ma ci toccò Veltroni e oggi Renzi: altra storia.
E’ “liberal” fatto di cose semplici senza troppo tirarsela che perfino il repubblicano Bloomberg nei suoi tre consecutivi mandati ha tenuto in seria considerazione tant’è che de Blasio ne ha apprezzato la politica, ma nel rispetto del suo essere di “sinistra” sceglierà di ottimizzare anche in punto alle drastiche ordinanze emesse dal suo predecessore quanto a pubblica sicurezza. Il suo obiettivo è quello di ridurre la forbice della Grande Mela oggi allargata a tanti milionari, ma troppi poverissimi. Che sarà mai -sostiene- tassare i milionari di 2mila dollari in più l’anno sì da poter mantenere dignitose scuole pubbliche e costruire case popolari? Nulla. E, infatti, è proprio dai contribuenti milionari che ha ottenuto voti e cospicue sovvenzioni per la sua campagna. Evidentemente gli hanno creduto semplicemente (appunto) perché consapevoli che certi “investimenti”, per quanto a medio-lungo termine, rendono moltissimo per stabilità.
E’ proprio un peccato che alla maggior parte dei nostri milionari è invece concesso falsificare/frodare (o proprio rendersi anonimi) impunemente e che dunque noi s’è costretti addirittura a formulare leggi sulla stabilità anziché utilizzare quelle che già esistono “in commercio” per loro propria natura, mica da inventare alla bisogna…