La Ministra Cancellieri dovrebbe sapere che ci sono cose incompatibili tra loro. Per esempio, la correttezza e i Ligresti.
Chi si proclama corretto, non può fieramente rivendicare l’amicizia con una famiglia che ha su di sé l’ombra della mafia, condanne per corruzione negli anni di Tangentopoli e falsi in bilancio che hanno distrutto i risparmi di una vita di molti piccoli risparmiatori.
Non si può essere servitori dello Stato in orario d’ufficio e frequentatori dell’anti-Stato nel tempo libero.
Abbiamo bisogno di buoni esempi per riconciliarci con la politica e le istituzioni, scese ormai ad un livello minimo di fiducia pubblica . E abbiamo bisogno di politici che ritrovino la facoltà della vergogna e il pudore delle dimissioni.
E invece altro che la “disciplina e onore” richieste dalla Costituzione a chi svolge funzioni pubbliche: qui manca persino la decenza. Complice anche un’opinione pubblica che segue con morbosa attenzione la vicenda delle “baby squillo” dei Parioli, ma ha già archiviato un Presidente del Consiglio accusato di prostituzione minorile.
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