L’ictus non è una fatalità, ma si può prevenire e curare. Se ne è parlato al seminario ‘Scacco all’ictus’, organizzato dalla Casagit in collaborazione con A.L.I.ce. Italia Onlus e con il patrocinio di Federsanitá ANCI.
Ospite d’onore, Il professor Vladimir Hachinski, docente di Epidemiologia e Neurologia presso University of Western Ontario in Canada, che, nella sua lectio magistralis, ha messo l’accento sull’importanza della prevenzione: “Basterebbe tenere sotto controllo i principali fattori di rischio: glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, fibrillazione atriale ed evitare il fumo – ha sottolineato Hachinski – per ridurre dell’80% il rischio di avere un attacco. Se poi si è colpiti dall’Ictus e si è portati entro le 4 o 5 ore in una STROKE UNIT (unità di emergenza dedicata), la mortalità a tre mesi diminuisce di circa il 15% e l’invalidità ad un anno addirittura del 25%”.
La prevenzione quindi é la chiave per vivere meglio e più a lungo. E “la Casagit, la cassa sanitaria integrativa dei giornalisti italiani – ha dichiarato il suo presidente, Daniele Cerrato – si sta adoperando per diffondere sempre di più questa cultura tra i suoi iscritti e le loro famiglie: con un premio giornalistico lanciato da Alice Italia Onlus che sarà assegnato ad articoli dedicati alla prevenzione e al trattamento dell’ictus (tutte le informazioni sul sito AliceItalia.org), ma anche con uno studio epidemiologico che sarà lanciato nei prossimi mesi attraverso il giornale della Cassa, ‘CN'”.