Deca-dance

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Sembra che Putin non voglia presentarsi a mani vuote a cena da Berlusconi e gli porterà un passaporto diplomatico russo, in sostituzione di quello nazionale.

Non mi meraviglierei che Silvio accettasse il dono.
Anzi, gli consiglierei di trasferirsi direttamente dal suo amico, dove -alla faccia di decadenze, condanne e interdizioni – potrebbe avere donne, lusso, bella vita e togliersi finalmente la soddisfazione di vedere una stampa addomesticata e una magistratura ubbidiente.
Insomma, il paradiso di un miliardario che ha sempre maledetto i comunisti, meno quelli che amano i miliardari.
E anche noi saremmo contenti di vederlo non più costretto nella nebbiosa Arcore circondato da pericolose “olgettine” e assillato da un’invadente fidanzata.
Ma arzillo e sorridente nella sua  Dacia a cantare nel nuovo maxi tinello per le affidabili “cremline”, pronte a sussurragli tra un giro e l’altro  di vodka “io piace Italia”. mentre tutte ballano sotto una pioggia di banconote da 10 euro che piovono dal soffitto come coriandoli, la Deca-dance
Silvio dài, hai lavorato una vita, hai sistemato mogli, figli, falchi e colombe: non vorrai mica continuare i tuoi anni in questo paese che non ti ha capito?

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