BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Consumi. Famiglie costrette a tagliare persino gli alimenti

0 0

 di Rosario Trefiletti

ROMA – A nostro giudizio sono ancora sottostimati i dati relativi all’andamento dei consumi rilevati da Confcommercio a settembre. Vista la situazione di profonda difficoltà in cui versano le famiglie e l’intera economia e visto il clima di grave incertezza che caratterizza le imminenti scelte di politica economica, la contrazione dei consumi si attesta ben peggiore del -1,3% rispetto allo scorso anno.

Addirittura, secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel biennio 2012-2013 la diminuzione dei consumi si attesterà al -8,1%. Solo quest’anno dalle nostre rilevazioni emerge una contrazione dei consumi del -3,3%, pari ad una minore spesa complessiva delle famiglie di 23,4 miliardi di Euro. Il disagio delle famiglie è tale da costringerle a tagliare drasticamente persino consumi i alimentari (che, per loro natura, sono sempre gli ultimi ad essere intaccati in una situazione di crisi). Diminuzione che nel 2013 sarà pari al -4,6%, pari ad una contrazione di spesa di oltre 262 Euro annui a famiglia (con riferimento, ovviamente, al solo settore alimentare). Una tendenza dettata dalla grave perdita di potere di acquisto delle famiglie e dall’allarmante andamento dell’occupazione, vera emergenza nazionale. Tale situazione risulta aggravata nettamente dall’incremento dell’IVA, nonché dall’introduzione della Trise, la simil-IMU che, in assenza di detrazioni sulla prima casa, potrebbe rivelarsi addirittura peggiore dell’imposta municipale unica. Per questo è urgente che il Governo prenda in mano la situazione con la massima responsabilità, trovando le coperture necessarie alla cancellazione della seconda rata dell’IMU sulla prima casa, annullando il deleterio aumento dell’IVA (che come dimostrano i dati si sta rivelando controproducente anche per le case dello Stato) ed avviando un serio piano di rilancio dell’economia e dell’occupazione, a partire dalla ripresa degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca.

da dazebao.it


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21