Basta Italia!

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Perché Italia così fatta da prima repubblica fondata sul “così fan tutti” e immediatamente transitata nella seconda sul “così posso fare solo io” sta pesantemente rischiando d’infognarsi in una terza fatta d’intruglio tra prima e seconda. Spiego. Nelle regioni e nei comuni (le province non sono pervenute ché ufficiosamente non esistono, ma ufficialmente ancora sì) gli amministratori sono giunti a prendersi a botte ché tanto non hanno nulla da perdere, ma solo da (proseguire a) prendere a piene mani e fauci come si fa nei “catering a gratis”: questo “così fan tutti” è palese, tristemente attuale dall’Alpi all’Etna. Il “così posso fare solo io” se lo stanno contendendo Renzi e il binomio Grillo/Casaleggio: il primo perché sponsorizzato da Crozza, il secondo da folclorista (altrimenti detto populista) Vitti ‘na crozza.

Oggi, 27 novembre dell’anno di grazia 2013 d.C. stiamo messi così. Per distoglierci dai fatti l’intero italico territorio, tra dirette TV, Web, Tweet, Facebook e passaparola in forum, ci sta centellinando di secondo in secondo tutte le fasi di cui alla decadenza del decadente decadentista in prossimità di decadere. Nel momento in cui (ufficialmente) decadrà, potrà ripartire la terza repubblica che peraltro è battezzata da finanziaria 2014 nomata niente meno che “legge di stabilità”.

Nello s(S)tato in cui viviamo ciò che si dovrebbe prima di tutto sul serio stabilire sta giusto nel piantarla di limitarci a numerare le nostre repubbliche perché, già con spaventoso ritardo, è ormai tempo di sforzarci (veramente!) d’imparare e fare nostri la natura e il significato di “repubblica” e basta.


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