Quagliariello il saggio (istituzionale) afferma che se amnistia ha da essere che sia anche per Berlusconi. E a noi che saggi (ancorché istituzionali) non siamo, par logico (ovviamente se quei “perdoni” si rivolgono anche a gravissimi reati, qual è la frode fiscale).
La privazione della libertà personale, in democrazia, ha come unico obiettivo il reinserimento del soggetto nella società civile. Ma quellolì, a tutti gli effetti istituzionali (ce li spacciano pure per costituzionali), è ancora oggi funzionario del potere legislativo con tutti i potenziali diritti per esserlo anche nel potere esecutivo che prima o dopo succederà. In che consisterebbe pertanto un suo “reinserimento” nella società civile se ancora non abbiamo ottemperato a disinserirlo dalle istituzioni che la governano?!
Noi non sappiamo come la società civile conti poi d’educare gli indultati e amnistiati a reinserirsi, dato che non avrebbero terminato il “percorso” e dunque impareremo solo vivendo se saranno comunque già compatibili con la società, ovvero che per questa non saranno più nocivi. Ma da qui a consentire che oltre a sfangare il loro reinserimento in questa, la vadano anche a rappresentare e governare è semplicemente mostruoso! Il fatto che per “chiarircelo” abbiamo addirittura avuto bisogno di una legge (la Severino), peraltro odiata da troppi, dovrebbe già inquietarci quanto al borderline sulla nostra mostruosità…