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Laicità. Pluralismo religioso e società italiana: un convegno in Campidoglio il 22 ottobre

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Su iniziativa delle riviste Coscienza e Libertà e Confronti, martedì 22 ottobre alle 15.30 si terrà l’incontro “Pluralismo religioso e società italiana – il cammino verso la città integrale” presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma. I temi affrontati con una tavola rotonda coordinata dal direttore di Coscienza e Libertà Davide Romano, verteranno su: la nuova società italiana – percorsi e cambiamenti socio culturali (Katia Scannavini), il passo lento e incerto del diritto di cittadinanza e la tradizionale religiosità italiana (Paolo Naso), pluralismo religioso e culturale nella scuola (Simonetta Salacone). “In un tempo ‘nuovo’ – ha rilevato Romano – in cui sembra essersi inopinatamente aperta l’era del dialogo e del confronto dialettico tra posizioni autorevolmente diverse e distanti, vale la pena ripartire dal tema di una nuova cittadinanza. Una cittadinanza che non si costruisca sull’esclusione del forestiero ma sulla sua inclusione; una cittadinanza che non si nutra del sospetto ma ritrovi una genuina e solidale curiosità per l’altro. I termini della sfida per il nostro Paese mi paiono esattamente questi”. Introdotto dal direttore di Confronti Gian Mario Gillio, sarà poi il giurista Stefano Rodotà, alle 17.15 a tenere la lezione su: “Libertà religiosa e cittadinanza: aspetti giuridici e reciproche connessioni”. La riflessione di Rodotà “verterà sul riconoscimento del pluralismo religioso – ha dichiarato Gillio –, uno degli elementi che dovrebbe caratterizzare le politiche pubbliche volte a sostenere e ad accompagnare i processi di integrazione e di inclusione di una parte rilevante di abitanti di un territorio, siano essi cittadini italiani oppure no. Il tema della libertà religiosa, dunque, assume caratteri di attualità e di contingenza proprio quando si tratta di individuare, anche a livello locale, gli strumenti e i percorsi per definire gli spazi di libertà e di rispetto, soprattutto alla luce della presenza di ‘nuovi cittadini’ portatori – nella vita quotidiana – di sensibilità altre, esigenze e nuovi bisogni”.


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