Carmelo Catania
Nell’udienza di venerdì 18 del processo a Rosario Cattafi, arrestato nell’operazione Gotha III, è accaduto l’incredibile. Il figlio dell’uomo accusato dei essere il “capo dei capi” della famiglia barcellonese, l’avvocato Alessandro Cattafi, si è presentato in aula come sostituto dell’avvocato Ettore Barcellona, difensore del Centro Pio La Torre, parte civile nel processo.
«Una delegata dell’avvocato Barcellona ha consegnato la delega in bianco all’avvocato Alessandro Cattafi, figlio del boss imputato» ha riferito Sonia Alfano, Presidente Crim (la Commissione antimafia europea, ndr) e parte civile in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia.
«Si è trattato di un gravissimo oltraggio alla memoria di Pio La Torre e di un fatto davvero sconcertante: il figlio del boss recluso al 41bis ha potuto rappresentare per delega il difensore del Centro Pio La Torre, parte civile contro il padre. A Messina può succedere anche questo. Tutto ciò – prosegue la Alfano – avveniva mentre il vertice della mafia barcellonese, Rosario Pio Cattafi, calunniava me, mio padre, il mio legale e altri». Il Giudice ha rilevato l’incompatibilità dell’avvocato Cattafi, già difensore di un altro imputato nello stesso processo.