Già nel 2007 la Corte Costituzionale sentenziò che la condizione di migrante irregolare non costituisce pericolosità sociale in sé. Ciò nonostante, un anno dopo il nostro Paese promulgò il famigerato pacchetto sicurezza (D.Lgs. 286/98) contenente, tra le altre discutibili norme, “invenzione” di reato a carico del migrante irregolare ovvero: per il solo fatto di trovarsi in tale condizione diventava a tutti gli effetti di (nostra) legge socialmente pericoloso perseguito con l’obbligatorietà dell’azione penale. Con modifiche (L. 94/09) l’art. 10bis introdusse al posto dell’arresto la pena pecuniaria, ma il reato proseguì a essere in vigore nella sua profonda ingiustizia certo non degna della nostra Costituzione. Tant’è che già nel 2010 la Corte sentenziò illegittima l’aggravante della clandestinità (che aumentava le pene per qualsiasi reato se commesso da un clandestino fino ad un terzo; art. 61, n. 11 bis del codice penale).
Il nostro Paese in questi giorni ha finalmente compiuto il primo passo per abrogare tanta discriminazione. Già ci stanno prefiche che lamentano lo smantellamento della Bossi-Fini, ma temiamo d’essere ancora distanti prima che avvenga. Per ora confidiamo giusto nel fatto che quanto prima l’immigrazione irregolare (da non confondere con il diritto d’asilo) torni a essere illecito amministrativo punibile con l’ordine d’espatrio.
Il duo fondatore del M5S non ci sta ché il programma non prevede l’abrogazione del reato. Si sta perciò scatenando contro i suoi senatori che hanno proposto l’emendamento poi approvato senza aver prima consultato la base che rappresenta, a suo dire, quegli 8milione e mezzo di loro elettori. Non sappiamo e non c’interessa di sapere dove i due vogliono andare a parare con le loro (stranissime) strategie di governo di cui ai comunicati del Grillo’s blog. Allo stato dei fatti sembrano accozzaglie d’impulsi presi a casaccio dalle più becere propagande d’ogni (da lui deprecato) partito, nessuno escluso. Se poi teniamo conto che per ogni sparata aggiunge qualcosa di personale il più delle volte grossolanamente non corretto, “le stranezze” aumentano. Nel caso specifico ha predicato che in Francia, Germania, Gran Bretagna il reato è già da tempo previsto e non vede perché in Italia si deve abrogare. Secondo lui è distrazione di massa per distoglierci dai problemi più gravi. Ignora (o volutamente ha taciuto) che in quei Paesi il reato è previsto con sostanziali differenze: una tra queste è che in quegli ordinamenti non esiste l’obbligatorietà dell’azione penale. Ciò significa che non procede d’ufficio. Si studi da solo che significa e che natura dunque assume la sostanziale differenza!
Noi possiamo solo contare sul fatto che, stante i fuoriusciti da quel tipo di stelle, oggi quei milioni si sono già notevolmente ridotti.