Firma la petizione su change.org
Spettabile Fiat, Spettabile Giurì dell’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria,
La Fiat ha creato uno spot particolarmente svilente per donne e uomini, nel quale una figura femminile è equiparata a un’automobile. Un uomo scorge la 500 S e immagina che sia una donna passionale che prima lo aggredisce e poi lo seduce. Quando riapre gli occhi, la seduttrice si rivela essere una Cinquecento Abarth, e la persona con la quale l’uomo interagisce è in realtà un oggetto. A miraggio svanito il messaggio è chiaro: comprami.
http://www.youtube.com/watch?v=H-fH73qIvsQ
Il claim, contenente le parole “seducente e sexy”, è uno degli elementi che concorrono a creare una sovrapposizione di immagini e concetti il cui fine è suggerire che acquistare la Fiat 500S equivalga ad avere un rapporto sessuale con una bella donna.
Le réclame che utilizzano l’immagine di donna sexy per vendere qualsiasi prodotto rinforzano i vecchi stereotipi, nfluenzano negativamente il modo in cui la donna è percepita e costituiscono un ostacolo verso la parità dei generi.
Segnalazioni all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria sono già partite dal gruppo che ho fondato su Facebook, “La pubblicità sessista offende tutti”
http://www.facebook.com/home.php?sk=group#!/home.php?sk=group_139046259478883&ap=1
Il Comitato di Controllo dello Iap ha giudicato la réclame lesiva della dignità della donna,“posta sullo stesso piano dell’automobile come desiderio dell’uomo, sfociando in una commistione tra donna e prodotto che condurrebbe alla mercificazione della persona.”
Di parere contrario il Giurì, che con giudizio finale non lo ha ritenuto sanzionabile perché lo spot mostra “una donna di personalità, forte e indipendente” e perché, anche se “la metafora donna-macchina esiste senz’altro” l’automobile viene “innalzata a donna“. Per il Giurì lo spot sarebbe “ironico, allegro e con script innovativo”.
Questo è nonsense! Quale che sia la personalità che il pubblicitario sceglie di dare alla figura femminile, se la usa per creare una metafora con l’automobile compieun’operazione svilente. Ma poi che personalità avrebbe una donna che sul collo ha tatuato il logo dell’Abarth, come la marchiatura di un animale, e veste degli stessi colori della carrozzeria? In questo spot non c’è nessuna donna, esistono solo una carrozzeria d’auto e una figura femminile sessualizzata interscambiabili. Tutte le note caratteriali espresse dalla modella non sono ascrivibili a una donna soggetto, ma a un modello di automobile!
Il messaggio è, per il target maschile: scambia il tuo desiderio di possesso per una donna sexy con quello per un’automobile di un certo modello. Al target femminile si chiede invece di immedesimarsi con la modella seducente e accettare che donne e automobili siano viste allo stesso modo, come oggetti di desiderio di un uomo. Non c’è nulla di innovativo in questa réclame, c’è al contrario il solito vecchio sessismo, e il trattamento della figura femminile mette solo tristezza!
Chiedo alla Fiat di ritirare immediatamente lo spot e allo Iap che tenga conto della diversa sensibilità emersa in materia di pubblicità sessista, allineandosi in questo modo agli organismi di disciplina pubblicitaria della maggioranza dei Paesi europei.
Più di cento Comuni italiani hanno aderito alla moratoria UDI per bannare le immagini sessiste. Diverse associazioni di pubblicitari si battono per un uso rispettoso della figura femminile. Le segnalazioni allo Iap sono in aumento e sempre più voci, come quella della Presidente della Camera Laura Boldrini, si uniscono al coro di chi chiede che la prima preoccupazione dei pubblicitari sia il rispetto della dignità della donna. Firma anche tu per dire alla Fiat che è ora di cambiare registro.
Annamaria Arlotta