Che rimane della manifestazione per la Costituzione di Piazza del Popolo?
- L’impegno personale a continuare ognuno a fare la propria parte per costruire un Paese giusto, come quello progettato nella Costituzione.
- La denuncia che la “sovranità egualitaria” dei cittadini è preclusa dall’attuale legge elettorale e che sia compito della Repubblica rimuovere questo ostacolo.
- La responsabilità di valorizzare la partecipazione e spronare i partiti ad adempiere pienamente alla loro funzione costituzionale.
- Il ruolo fondamentale delle associazioni che realizzano azioni di cultura politica, senza voler diventare partiti.
- L’esigenza di un’informazione corretta sui rischi che corre la Carta, affinché le utili modifiche da apportare (riduzione dei parlamentari, fine del bicameralismo, ecc) non siano la placcatura per indorare concentrazioni inaccettabili di potere istituzionale.
- La necessità di vedere nei bisogni primari di tante persone senza risposta, i diritti ancora violati per cui battersi, soprattutto a favore degli ultimi.
- L’impegno a mantenere uno stato di mobilitazione permanente, perché la democrazia richiede vigilanza. E i “colpi di sonno” dell’opinione pubblica le sarebbero fatali..
Era prevista pioggia, invece c’è stato il sole.