Trovo francamente sorprendente che in Senato, in un momento difficile e complesso, si trovi – con tanta velocità – il tempo per mettere all’ordine del giorno (sembra con l’intento di concludere rapidamente) il disegno di legge costituzionale che contiene, fra l’altro, modifiche all’art. 138 della Costituzione. Questo procedimento accelerato non si giustifica, visto che bisogna comunque attendere la seconda lettura della Camera, ma è significativo della volontà di procedere a tutti i costi e con la massima velocità sul cammino di riforme costituzionali sulle quali gravano perplessità e contrarietà di giuristi, politici e comuni cittadini e dunque meriterebbero un’approfondita riflessione e discussione.
Ci sono altre cose che invece procedono al rallentatore, in modo incomprensibile per i cittadini, soprattutto per quelli che conoscono il significato della parola “immediatamente” scritta a lettere chiarissime nella legge Severino. Per noi, “immediatamente” significa che la questione dovrebbe essere stata risolta già da un pezzo; ma evidentemente utilizziamo un vocabolario antiquato e ormai poco in uso in questo Paese, dove le scelte stravaganti sembrano prevalere.
Confido che i senatori, consapevoli della loro funzione e della loro responsabilità, si prendano il tempo necessario per riflettere e discutere e facciano in modo che, in ogni caso, sul disegno di legge sia poi possibile dare la parola ai cittadini, col referendum.
Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI