L’Italia, come altri paesi, vive “un momento economicamente difficile” e cercare di mantenere gli impegni “non è facile neanche di fronte all’opinione pubblica”. Ma il ministro degli Esteri Emma Bonino ha auspicato oggi che “la
società civile sostenga” gli sforzi contro le mutilazioni genitali femminili “e la decisione di continuare anche dal punto di vista finanziario in questa campagna”. Aprendo a Roma la conferenza internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, la titolare della Farnesina ha sottolineato che “occorre resistere, insistere e andare avanti”. “Insisterò anche per un impegno del governo, economico, finanziario e politico, e con il mio impegno personale di attivista di lungo corso”, ha aggiunto.
Bonino ha ricordato il “forte sostegno” dell’Italia” agli sforzi concreti regionali e internazionali” contro questa pratica e “per la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle donne”. Il ministro ha insistito sulla necessità di “fissare un’agenda di iniziative” e di “applicare” la risoluzione 67/146 adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.