“Il giornalismo libero e plurale non può avere nemici. Il terrorismo che vuole colpirla, prendendo a pretesto contrasti e manifestazioni civili su cui la stampa informa, è nemico delle libertà di tutti e non solo dell’informazione. Il grave attentato – miracolosamente senza conseguenze – preparato contro il collega Massimo Numa e i giornalisti de La Stampa è un atto orrendo di impropria manifestazione contro la Tav che va a insinuare l’idea dell’informazione come nemica da colpire. Un’idea inaccettabile che condanniamo con fermezza, mentre manifestiamo piena solidarietà a Numa e a tutti i colleghi impegnati sulle frontiere dell’informazione senza indulgenze verso alcuno. La violenza, peggio ancora quella terroristica, è nemica della verità, della giustizia, della libertà. C’è bisogno di alzare l’asticella dell’ attenzione anche istituzionale e nei livelli di organizzazione della sicurezza pubblica, nei confronti di quanti all’ombra di proteste legittimamente espresse, ricorrono all’uso della violenza orientandola ancora verso una nuova escalation terroristica. Costoro nella stampa libera non potranno trovare complicità alcuna.”