Nella Giunta per le autorizzazioni del Senato, Berlusconi ha esclusivamente un diritto all’accertamento, non alla difesa, come ha impropriamente detto Violante. Il suo diritto alla difesa si è costituzionalmente dispiegato per tre gradi giudizio e un quarto non è previsto per nessuno. Quindi la Giunta deve solo “accertare” se la condanna sia libera da “fumus persecutionis” Parlando impropriamente di diritto di difesa, Violante invece delegittima l’operato della magistratura, alludendo ad una verifica di merito che non è consentita alla Giunta. E con la manipolazione delle parole, fornisce un prezioso assist politico a chi è impegnato da tempo a manipolare i fatti. Questo atteggiamento non è democratico, perché viola il principio di indipendenza dei poteri dello Stato. E visto che Violante è un ex magistrato, non è neanche frutto d’ignoranza. Si rafforza così la penosa sensazione che questa terzietà di fine stagione sia una referenza da utilizzare in occasione della prossima elezione del presidente della Repubblica.