Ancora una confisca di beni all’ex “re” dell’eolico, il trapanese Vito Nicastri. Già al centro di provvedimenti di sequestro e confisca di beni (clicca qui per leggere l’approfondimento a cura di Rino Giacalone) torna alla cronaca per un ulteriore indagine della Dia che ha posto sotto controllo il patrimonio dell’imprenditore.
“L’attività imprenditoriale di Nicastri” – spiega la Dia – specializzato nello “sviluppo” di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili, “è consistita nella realizzazione e nella successiva vendita, chiavi in mano, di parchi eolici/fotovoltaici, con ricavi milionari”. Già sottoposti a confisca beni per un valore di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro, oggi si aggiungono altri patrimoni per un valore di oltre 3 milioni e 500 mila euro.