Nell’anno 2013 d.C. ci buttano là che la Spagna s’offre di comprare la nostra Telecom. Si vabbe’: “Francia, Spagna: purché se magna” ma la Francia (con l’Alitalia) dava da magnare anche a noi. La Spagna, dato che sta messa come noi, che progetti s’è fatta? Ma andiamo con ordine. Bernabé, dal 2007 amministratore delegato rientrato in Telecom dopo la gestione Tronchetti Provera e poi Colannino, afferma d’esserne stato informato dalla stampa…
Che ci prenda per “acefali”?!
-Se pensiamo che la Francia per la “decotta Alitalia 2007” propose d’acquisirla non solo con denaro buono e pulito, ma anche con l‘accollo di tutto il suo enorme debito, lasciando a noi ancora il privilegio di detenere il marchio della nostra “compagnia di bandiera”…
-Se pensiamo che poi con la campagna elettorale 2008 il sen. Berlusconi conquistò la “vittoria” anche per essersi opposto all’offerta, non solo arruffandosi l’amor/orgoglio patrio, ma dichiarando pubblicamente che quella era “miserevole”…
-Se pensiamo che a fronte di quella (sua) vittoria il Paese fu pertanto costretto a)ad accollarsi tutti i debiti da “bad company” b)veder confluire gli (pochi o tanti non riguardarono il popolo) utili nelle saccocce dei soliti “patrioti” -Colannino ex Telecom compreso- c)trovarsi oggi a viaggiar un Alitalia, ma sub-sub appaltata a compagnie il cui nome (prevalentemente dell’est) si fa perfino fatica a leggere per non parlare degli assistenti di volo coi quali, a parte il registrato “benvenuti a bordo”, s’ha difficoltà a parlare italiano…
-Se pensiamo che quellolì “sceso in campo” circa vent’anni prima, portando come garanzia la sua eccelsa capacità imprenditoriale a suo dire “partendo dal nulla” e che proprio solo sul “nulla” e non già sui frutti della sua personale capacità, il popolo continuò a credergli anche oltre il 2008…
-Se pensiamo che quello stesso quellolì a)delinquente per dispositivo d’ultimo grado b)giudicato tale da altri in primo grado c)imputato in attesa di giudizio per altri in istruttoria (si badi che stiamo parlando solo di penale) sta ancora in parlamento a dettare personalissime sue condizioni e (istituzionali) suoi ricatti…
Ebbene, se pensiamo significa che “acefali” non possiamo essere. Evviva! Adesso, più che mai dato il punto in cui siamo riusciti ad arrivare, ci resta “solo” più da stabilire se la testa che possediamo, oltre a sbatterla contro un muro, può tornarci utile per adoperarla anche per più nobili scopi…