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Strappo di Berlusconi, la crisi in un videomessaggio

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Nel vocabolario della lingua italiana entra una  parola di nuovo conium, il penultimatum . L’ha creata Berlusconi in preda a una sorta di delirium tremens. Non sa più che fare, ogni giorno da Arcore ormai sua  dorata prigione e trincea  lancia proclami, convoca e sconvoca uffici di presidenza che dovrebbero  battere un colpo di gong: governo a casa, si ritirano i ministri del Pdl. Questo al mattìno, poi ci ripensa quando in particolare i vertici Mediaset  con le mani nei capelli gli fanno rilevare che la Borsacontinua a segnare perdite. E arriva l’annuncio che il consiglio di presidenza è stato sconvocato e che il pregiudicato si prende qualche giorno di pausa per vedere cosa accade lunedì quando si riuniscela Giuntadel Senato che ha all’ordine del giorno la decadenza dell’ex premier da senatore. Mentre annuncia un rinvio per quanto riguarda  i tempi della crisi fa circolare la notizia che è pronto un suo videomessaggio da diffondere sulle reti Mediaset. E mentre Cicchitto e lo stesso Brunetta cercano di stemperare un clima che si va arroventando arriva Daniela Santanché, la pitonessa, quella cui piacciono le barzellette sporche come racconta il suo ex marito, che annuncia gongolante “ il messaggio è imminente”.

Il pregiudicato, nuovi attacchi  ai magistrati che lo hanno condannato
Se  ciò avvenisse  si tratterebbe di un vero e proprio strappo  nel tessuto democratico. Un pregiudicato per un reato grave commesso da  chi ha esercitato la funzione di presidente del Consiglio che si rivolge direttamente al Paese potendo contare su un apparato della comunicazione di cui  nessun altro cittadino ha la disponibilità, non fa parte della storia e delle cronache dei paesi democratici. Il video messaggio non solo  darebbe l’annuncio della crisi di governo, lancerebbe  Forza Italia ma “ spiegherebbe” perché è stato condannato con nuovi attacchi alla magistratura. Sempre più insistenti voci relative al fatto che lo stesso Napolitano, sta pensando ad un suo messaggio al Paese, come nei poteri del Capo dello Stato. Dal Quirinale intanto si afferma che “ sarebbe gravissima una crisi  di governo” Ma  proprio da Schifani, il presidente Pdl, a volte iscritto nel registro delle colombe a volte in quello dei falchi è arrivato l’annuncio che  la crisi è alle porte.  Giudica “ pessimo” l’avvio dei lavori della Giunta con la riunione dell’Ufficio di presidenza dove la maggioranza ha intenzione di  arrivare al voto in tempi ragionevoli mentre  il Pdl le sta tentando di tutte per rinviare il voto il più lontano possibile.  “Vedo l’avvicinarsi di un momento di crisi.

Schifani: pronti a stare all’opposizione,  ma meglio tornare alle urne
Quando si convive in un’alleanza- dice Schifani- devono vigere le regole del reciproco rispetto” e dal Pd “non riscontriamo questo atteggiamento. Impossibile stare con chi ti vota contro”.Prosegue annunciando”l’avvicinarsi verso un countdown che determinerà irreversibilmente scelte politiche”.  “Tutto il gruppo del Pdl è compatto – sottolinea – ci siamo trovati tutti nella volontà di mantenere l’unità, pronti anche a battaglie da opposizione, contro un esecutivo raccogliticcio”. Anche se – conclude – “sarebbe meglio tornare alle urne”. Per il capogruppo Pdl “reciproco rispetto” significa  garantire la agibilità politica del pregiudicato , non dare attuazione alla sentenza di condanna definitiva per frode fiscale.

Pd: far cadere il governo, un delitto. Il capo dello Stato deciderà per il meglio
La risposta  del  Pd è netta a conferma di quanto più volte affermato dal segretario Epifani: le sentenze si rispettano e vanno applicate. “  Far cadere il governo,esporre l’Italia all’incertezza  sarebbe un delitto- afferma una nota della segreteria del Pd-  convinto che il presidente Napolitano deciderà per il meglio, per il bene del Paese”. Il responsabile organizzazione del partito, Davide Zoggia,  in merito a nuove elezioni  sottolinea che  “pensare di votare con questa legge elettorale sarebbe un delitto per il nostro Paese. Il Parlamento dovrebbe cercare di approvare una nuova legge elettorale e approvare la legge di stabilità”.La “responsabilità di un’eventuale crisi legata alla decadenza di Berlusconi- conclude- sarebbe comunque del Pdl, la linea del nostro partito espressa da Epifani è che per noi la legge Severino è costituzionale”.  E Stefano Fassina: “Questi continui ultimatum del Pdl non servono. Il Pd voteràper applicare la legge Severino, punto”.  Matteo Renzi pensa che “il governo non casca, il governo ora va bene così…” Una battuta che potrebbe anche essere interpretata   in modo non favorevole a Enrico Letta,  il “va bene così” potrebbe essere infatti riferito a Berlusconi. Forse una stilettata fra amici. A pensar male si fa peccato ma a volte serve visto che le stilettate  sono ormai all’ordine del giorno nel confronto fra “ amici” che precede il congresso.


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