“Siamo un gruppo di ricercatori senza contratto a tempo indeterminato. Ma non ci lamentiamo della scarsità di fondi. Molti dei ricercatori delle università hanno contratti a tempo determinato e ogni anno sono costretti a trovare da sé i fondi per coprire gli stipendi e i materiali destinati alla ricerca stessa. I fondi statali servono principalmente a pagare il personale di ruolo. Ci sono però anche fondi erogati a seguito della presentazione di un preciso progetto di ricerca, tramite una valutazione meritocratica; sono spesso finanziamenti privati o internazionali. Nell’Università italiana ci sono ricercatori che riescono a campare solo con i fondi che loro stessi riescono a trovare. Noi siamo tra questi: non chiamateci precari, ma ricercatori indipendenti. Non abbiamo paura di essere valutati per il nostro lavoro, la capacità di attrarre risorse e produrre risultati. Vogliamo fare i ricercatori in Italia per l’Italia. La legge, però, ci dà 4 anni di tempo per vincere un concorso ed entrare nella nomenclatura universitaria. In caso contrario non possiamo più lavorare come ricercatori, nemmeno se abbiamo i nostri finanziamenti. Eppure non pesiamo sulle casse dello Stato, anzi, portiamo soldi e prestigio con progetti e risultati riconosciuti a livello mondiale.
Quindi chiediamo 4 semplici provvedimenti a costo zero:
l’abolizione dei limiti temporali per gli assegni di ricerca; lo snellimento burocratico per l’attribuzione e la gestione dei contratti stipulati su fondi propri di un gruppo/progetto di ricerca; il riconoscimento da parte della legge della figura di ricercatore indipendente; la possibilità di creare società ONLUS finalizzate alla ricerca in qualsiasi settore.
Ci auguriamo che la politica intraprenda queste piccole e coraggiose iniziative per sbloccare la drammatica impasse in cui si trova oggi la ricerca, e con questa il futuro del nostro Paese.
Il testo integrale della lettera è pubblicato sul nostro blog: http://ricercaindipendente.wordpress.com/ e la lettera è sottoscrivibile all’indirizzo http://www.change.org/it/petizioni/lettera-aperta-per-la-ricerca-indipendente.
– Doriano Brogioli, Università degli Studi di Milano Bicocca
– Gabriella Duca, Università degli Studi di Napoli Federico II
– Elena Zenaro, Università degli Studi di Verona
ricercaindipendente@gmail.com