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La Giunta Asr con il Cdr e i colleghi de La Repubblica: “Basta tagli ora sviluppo”

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La Giunta della Associazione Stampa Romana si schiera a fianco del Cdr e dei giornalisti de La Repubblica che, giovedì, hanno dichiarato lo stato di agitazione per protestare contro il fumoso piano di crisi presentato dall´azienda.
Ancora una volta siamo di fronte a un editore che, senza programmare sviluppo, nuovi assetti organizzativi e nuovi modelli di business si rifugia nella ricetta più stantia: il taglio degli organici. In questo caso la redazione si è vista prospettare una diminuzione di 81 unità che, sommate alle 78 del 2009, rappresentano circa un terzo della popolazione giornalistica della testata.
Chi garantirà la qualità dell´informazione e la professionalità necessaria a mantenere lo standard di un grande giornale come La Repubblica?
I ricavi vantati non più tardi di qualche mese fa dal Gruppo l´Espresso (di cui la testata è parte) non sono sufficienti a finanziare nuovi prodotti editoriali e crescere nuove professionalità?
I quasi 500 milioni che Mediaset ha dovuto versare alla Cir sono un cespite personale o rappresentano la contropartita di un mancato investimento editoriale?
E nel secondo caso, perché non utilizzarli per quello che era lo scopo primario: incrementare e arricchire il portafoglio di un grande gruppo di informazione?
La Giunta esprime, inoltre, preoccupazione per un metodo, quello della riduzione degli organici a carico dell´Inpgi, che appesantisce ancor di più la situazione già difficile dell´Istituto di Previdenza e si proietta sinistra sulla trattativa contrattuale, proprio ora che dovrebbe entrare nel vivo del confronto.
La Giunta della Asr chiede all´azienda e alla direzione, di riformulare la richiesta corredandola, come per altro prevede l´allegato D del vigente Cnlg, delle proposte finalizzate: “al risanamento economico, all´avvio di una gestione equilibrata e a prospettive di consolidamento e sviluppo dell´iniziativa editoriale”.

da stamparomana.it


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