Dal buen retiro di Francavilla a mare i saggi presentano la bozza del loro elaborato. Il ministro Quagliariello annuncia con un tweet la fine dei lavori. Una relazione lunga una trentina di pagine che si apre con una citazione sibillina di Machiavelli e che “suggerisce” alcune possibilità di riforma senza però presentare scelte univoche. Quello spetterà al Parlamento che eleggerà il comitato dei 40 che avrà il compito di scrivere la legge. Su alcuni punti, riduzione del numero dei parlamentari, superamento del Porcellum e del bicameralismo perfetto, sembrerebbero tutti d’accordo. Sulla forma di governo, varie le proposte, dal semipresidenzialismo alla francese, al premierato “forte” di stile anglosassone, con la facoltà affidata al premier di poter nominare i ministri e sciogliere le Camere. Quagliariello sembra convinto che il primo testo potrebbe essere votato già prima dell’estate. Ma tutto è ipotetico, dipenderà dalla tenuta delle larghe intese e dell’esecutivo Letta.