BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Il pregiudicato per difendersi ha bisogno di sette otto mesi di tempo

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I cortigiani del pregiudicato impazzano… Alla vigilia della riunione della Giunta del Senato per le elezioni  si incrociano,le interviste, le interviste, il conflitto di interessi,se ce ne fosse bisogno, si mostra in tutta la sua pericolosità, uno sfregio alla democrazia. Televisioni e giornali berlusconiani   fanno campagna per dimostrare che Berlusconi è una vittima della magistratura rossa. Si confondono falchi, colombe,pitonesse e pitoni. Sotto il cielo del Pdl, quasi Forza Italia, regna la massima confusione. Il pregiudicato tace, si racconta che non risponde più neppure alle telefonate, che parli solo con i suoi figli, alcuni non tutti. Si limita a dire che dobbiamo volerci tutti bene..Essendo domenica  pare che la giornata sia  un di quelle in cui cortigiani  mostrano la faccia buona. Non faremo cadere il governo, rassicura Alfano.

Anche dallo  “studio  Ambrosoli”  un no alla crisi di governo
Ora pare chiara la tattica. Visto che il Pd non sente storie ed è deciso a votare per la decadenza dell’ ex premier, visto che provocare una crisi di governo non è cosa ben vista quasi da nessuno tranne i pdiellini, Santanchè in testa, visto che anche dai partecipanti allo “ studio Ambrosoli “ il fior fiore dei quelli che che contano, grande finanza, imprenditori, economisti dalle ricette facili, basta che non si tocchi loro la borsa, politici un po’ demodè che non vedono di buon occhio che venga staccata la spinta a Letta.Il quale non perde il suo ottimismo e trova consensi  alla riunione di Cernobbio. E’ vero che il ministro Saccomanni, sempre allo “Ambrosetti” fa sapere che l’accodo fra Confindustria e sindacati sta fuori dalla realtà, costa troppo, non è realizzabile. Ed è vero che proprio Letta lo rimbrotta pubblicamente  e ritiene  che utile e importante  sia quella che ormai  si chiama la “svolta di Genova” in quanto il  patto è  stato stipulato nel capoluogo ligure e presentata alla Festa dei Democratici.

Il ricorso alla Corte di Strasburgo, un giochino scoperto
Stando alle dichiarazioni domenicali  la linea del pregiudicato,messa a p unto, nelle notti di Arcore che hanno visto ben altre riunioni, chiamate “ cene eleganti, la vicenda  viene trasferito in Europa, in particolare alla Corte di Strasburgo. Non più” agibilità politica “ ma “tempi per la difesa.”. Questo viene chiestola Pd. Ormai si è rinunciato a un qualche intervento di Napolitano, grazia, salvacondotti, clemenza. Il clima è gelido. E’già tanto se il Capo dello Stato, vittima di vere e proprie aggressioni da parte dei media del pregiudicato, tiene i “ rapporti” con comunicati intestati a fonti del Quirinale Al Pd si chiede “solo” di consentire a Berlusconi di difendersi.  Alfano si accontenta che  gli alleati battano un colpo. Tradotto: consentire la difesa significa attendere le decisioni dei diversi organismo europei cui il pregiudicato si è rivolto. Facendo i conti, sulla base di altre vicende, ammesso che la Cortedi Strasburgo,prende in considerazione le carte che sono state presentate dal cavaliere dai suoi legali,  la giunta dovrebbe rinviare i lavori di sette, otto mesi..  Se ciò non avviene i cortigiani tornano a fare la voce dura: se i nostri alleati non ci rispettano Letta va a casa. E poi? Il futuro, allo stato, ha un volto ignoto.


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