Reggerà il principio di uguaglianza al peso dell’enorme concentrazione di ricchezza, televisioni e potere di Berlusconi?
Riuscirà la gru repubblicana del secondo comma dell’art. 3 a rimuovere questo enorme “macigno” che ostacola l’uguaglianza?
Lo vedremo presto, quando la Commissione per le elezioni proclamerà – o meno – l’indegnità del pregiudicato eccellente. Intanto i pilastri costituzionali scricchiolano sottoposti ad una pressione che mai avevano subito.
E noi cittadini siamo sotto, a sostenere la Carta a mani nude.
Perché sappiamo che se si apre una crepa, viene giù tutto.
Non sono un grillino, ma devo dare atto ai parlamentari del M5S – e a Di Battista in particolare – di aver percepito il reale pericolo che sta correndo la nostra Costituzione. E di denunciarlo con fermezza.
Noi cittadini siamo in prima fila e saremo il 12 Ottobre in piazza.
Per dire ancora una volta con fermezza che gli eletti con una legge elettorale incostituzionale non possono toccare la Costituzione. Tanto meno manomettere la valvola anti-populismo dell’art. 138.
Massimo Marnetto
Libertà e Giustizia di Roma
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