L’Esercito siriano libero (Esl), ala militare dell’opposizione al regime di Damasco, ha annunciato l’uccisione del generale di brigata delle forze lealiste, Mohammed Aslan, indicato come il responsabile del massacro con presunte armi chimiche avvenuto il 21 agosto nella Ghouta. In un comunicato, l’Esl ha sottolineato che Aslan era il capo della sezione armi chimiche del comando della guardia repubblicana, corpo scelto dell’esercito di Damasco. Secondo quanto affermato ieri dal Segretario di Stato americano, John Kerry, citando un rapporto dell’intelligence Usa, ha provocato 1.429 morti, tra cui 426 bambini, il presunto attacco con armi chimiche avvenuto dieci giorni fa alla periferia di Damasco.