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Siria: Bonino a Fabius, “nessun intervento senza la cornice Onu”. E su Padre Dell’Oglio: “lavoriamo per ottenere la sua liberta'”

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Il cinquantanove per cento dei francesi e’ contrario a un intervento armato in Siria. Il quaranta e’ favorevole, rivela un sondaggio di Le Figaro. Anche per questo Hollande che inizialmente parlava di punizione e aiuto armato ai ribelli, poi ha corretto: l’aiuto e’ diventato “materiale” e il ministro degli esteri Fabius spiega che la risposta deve essere ferma, ma anche proporzionata e soprattutto meditata. La Francia ,che all’epoca dell’Iiraq fu apertamente contraria all’intervento deciso dal presidente Bush, si trova ora ad essere l’unico (teorico) alleato militare europeo degli Usa dopo il no del parlamento britannico. Al quotidiano “le Monde” Hollande ha detto che la Francia comunque intende andare avanti al fianco deli Usa ,della lega araba della Turchia e che presto concordera’ le prossime mosse con Obama. Una posizione che distanzia Parigi da Roma. Il ministro degli esteri Bonino, al termine dell’incontro con il suo omologo Fabius non ha usato giri di parole: “siamo d’accordo nel non essere d’accordo”. La posizione italiana e’ chiara: nessun intervento senza la cornice Onu. Bisogna attendere l’esito del lavoro degli ispettori Onu a Damasco. Pesa ancora il ricordo delle fantomatiche armi di distruzioni di massa denunciate da Powell all’Onu come motivo dell’intervento in Iraq. Armi di cui non si e’ trovata alcuna traccia. E il nostro ministro ha aggiunto: “la regione e’una polveriera ,gettarci adesso un cerino non mi sembra molto utile”. Pesa anche la sorte dei molti ostaggi europei nell’area. Abbiamo chiesto al ministro Bonino notizie su padre Dell’Oglio: “in quelle regioni le brutte notizie arrivano subito-ci ha risposto-e in questo caso non sono arrivate. Non posso dire di piu’ ma continuiamo a lavorare per ottenere la sua liberta'”.


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