Berlusconi ha ideato e organizzato un’attività criminale contro lo Stato, mentre governava lo Stato. La motivazione dei giudici per la condanna di frode fiscale è di una chiarezza contundente: la complessa e vasta evasione fiscale è stata frutto non di un singolo, ma di una rete di criminalità organizzata ideata e diretta da B. Se il parlamento fosse un comune, lo si dovrebbe sciogliere per infiltrazione criminale, visto che nessun politico del PDL ha preso le distanze dal condannato, né il suo partito ha provveduto ad espellerlo. Pertanto, davanti a questo parlamento “infiltrato” la priorità non è più la sua durata, ma l’isolamento sanitario di criminali e fiancheggiatori per il tempo strettamente necessario alla modifica della legge elettorale. Perché con i criminali non si può, né si deve collaborare. Dopo vent’anni di miasmi, la democrazia è cianotica. Abbiamo il bisogno urgente di cambiare. Di aria pulita, di legalità, di dignità.