“Se mi porti Gregory Corso, il poeta autore di “Bomba” e che è stato tra gli ispiratori della Beat Generation, io ti prometto che verrò nello studio dove tu fai Blitz”. Io feci arrivare quel grande poeta da San Francisco e Fabrizio De Andrè mantenne la promessa. “Non sono un bastardo -sottolineò – e se sfuggo la televisione è solo per timidezza”. Così Gianni Minà ricorda una delle puntate più affascinanti della trasmissione che trent’anni fa riempiva il pomeriggio di Rai 2 e che lunedì 12 agosto verrà riproposta da Rai 3 (alle 23.50) ne La stagione dei Blitz. Fabrizio De Andrè si fece accompagnare da Mauro Pagani che aveva fatto le ricerche per realizzare “Creuza de ma”, il meraviglioso lp in lingua ligure tanto caro a Fabrizio. Poi, oltre a Gregory Corso, che recitò alcuni suoi versi, vennero a parlare di poesia e di canzoni Gino Paoli, Michele Placido che propose Gozzano e Mercedes Sosa, la grande interprete del folklore argentino. Quella puntata di Blitz terminò con una intervista al più grande poeta allora vivente, José Luis Borges.
Gianni Minà ora ricorda Fabrizio De Andrè avrebbe dovuto tornare in trasmissione. Ma la volta successiva disertò e fu sostituito da Joan Baez che eseguì “La canzone di Marinella”.