La strage di Portella della Ginestra del 1947, dove morirono 11 persone e 27 rimasero ferite il 12 dicembre 1969 la strage a Milano di Piazza Fontana dove morirono 17 persone e 88 furono ferite. Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini sono stati condannati come esecutori materiali per la strage alla stazione ferroviaria di Bologna del 2 agosto del 1980 in cui sono morte 85 persone e oltre 200 i feriti. Altre ancora sono state compiute negli anni di piombo. PP. Pasolini nel suo famoso articolo pubblicato sul “Corriere della Sera “ il 14 novembre 1974 “Ché cosé questo golpe: IO SO” anticipa quanto sarebbe avvenuto negli anni successivi e le ragioni del perché l’Italia è stata il centro di attentati con stragi dove hanno perso la vita persone innocenti. Enzo De Camillis nell’ottobre 2011 ha presentato al festival della Film Commission di Roma un docufilm che narra la morte del giovane Alessandro Caravillani di anni 17 avvenuta il 5 marzo 1982 durante lo scontro a fuoco avvenuto tra i NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) e la polizia per una rapina alla banca BNL a Piazza Irnerio
Il 2 dicembre 2011 Francesca Mambro denuncia con una querela Enzo de Camillis (Autore,regista) per la realizzazione del cortometraggio “ Uno studente di Nome Alessandro”. Tramite il suo legale Ambra Giovane Francesca Mambro il 27 febbraio 2012 ha chiesto il sequestro del cortometraggio perché peggiora la sua reputazione . Il Giudice Elvira Tamburelli con sentenza in data 17 12 2012 archivia definitivamente il procedimento dimostrando come Francesca Mambro ha avuto un ruolo indiscusso da protagonista nell’uccisione del giovane Caravillani e nel gruppo eversivo fascista dei NAR. Il documentario può essere diffuso. Prendo come esempio Francesca Mambro che è stata condannata in via definitiva con diversi ergastoli, per aver commesso 96 omicidi, di cui 16 ha ammesso la sua responsabilità, ma in virtù delle giuste leggi italiane gode della semilibertà nel comune di Roma, collabora con L’ Associazione “Nessuno Tocchi Caino” e dal 2013 è definitivamente libera.
Gli anni di piombo sono una parte importante della nostra storia, hanno contribuito a portare l’Italia nella situazione politica economica in cui viviamo. Personalmente penso che sia giusto che Francesca Mambro, e altri abbiano tutti i benefici di legge, la vendetta non giova a nessuna società civile, ma il pentimento, l’aver riconosciuto i propri errori deve essere accompagnato anche nel raccontare tutta la verità soprattutto nel denunciare i mandanti. Prendo a prestito le parole di PP Pasolini “ io so ma non ho le prove” per raccontare quella che è la mia verità, di chi sono i mandanti, di chi sono le responsabilità, gli occulti poteri forti, la P2 Gladio ecc.., ma non é la narrazione dei fatti giuridicamente provata. Insieme a tutte le stragi avvenute negli anni di piombo, Alessandro Caravillani di 17 anni è un esempio simbolo di quanto è accaduto in quegli anni e tutti noi dobbiamo ringraziare registi autori come Enzo de Camillis che con coraggio e professionalità, creano le loro opere e ci aiutano a non dimenticare, a riflettere sul nostro passato per non commettere gli stessi errori, soprattutto ricordare chi è stato l’esecutore materiale di tante efferate stragi e perché ha fatto tali atti.
Francesca Mambro vuole tutelare la sua immagine ha avuto l’ultimo ergastolo per l’omicidio di Alessandro Caravillani, e ritiene che la narrazione fatta dal documentario “ Uno studente di nome Alessandro”, che segue fedelmente le ricostruzioni processuali, a suo giudizio non corrisponde ai fatti così come sono avvenuti. In questi giorni altri imputati condannati stanno proclamando la loro innocenza, anche dopo che tutti i gradi di giudizio hanno confermato loro la sentenza, che va comunque rispettata come esempio di convivenza civile.
Personalmente non credo alla sola responsabilità di Francesca Mambro, e di altri come esecutori materiali di qualsiasi colore politico, penso che un’ organizzazione puntuale e professionale abbia dato coperture e sostegno giuridico finanziario a chi si è reso protagonista negli anni di piombo. Invito personalmente personaggi come Francesca Mambro, che con queste suoi atti tiene alla sua reputazione, di raccontare a tutti noi, chi sono i mandanti, chi ha fornito armi, denaro appoggi e sostegno agli atti criminali, realizzando film storici con il bravo regista Enzo De Camillis. Ogni persona è libera di difendere le proprie idee e il proprio passato, ma il pentimento di Francesca Mambro, che non ho mai sentito, deve essere seguito dalla confessione e dai fatti, a noi non basta la verità “virtuale dei generici poteri forti” che conosciamo, come la PE Gladio ecc.. ma di cui non abbiamo le prove vogliamo conoscere i nomi dei mandanti veri.
Enzo De Camillis su questi temi sociali sta realizzando altri progetti, come ad esempio le preveggenti parole di PP. Pasolini con i sui “scritti corsari” e i temi sulla televisione per la produzione TAMTAMONLINE SRL e un’altro importante progetto sulla detenzione cautelativa tratta da una storia vera prodotta da ALBA FILM 3000 SRL. Le verità, del nostro tremendo passato, devono essere lasciate alla storia solo quando sosteniamo e sollecitiamo autori coraggiosi e bravi registi, che devono continuare l’opera di ricordo della nostra storia comune per riflettere e superare gli errori del passato e per questo è giusto che la collettività, come bene comune se ne faccia carico con i contributi del Ministero dei Beni Culturali.