“Ancora una volta siamo accanto agli amici di Lampedusa, nessuno pensi con le fiamme di fermare la sete di conoscenza che quel luogo rappresenta. Da tempo collaboriamo e continueremo a garantire la nostra collaborazione alla comunità di Lampedusa, porta d’Europa, presidio di legalità, dei diritti e della solidarietà con la concretezza dell’impegno. Senza conoscenza non ci puo’ essere responsabilità. In una nota Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie commenta l’incendio che ha colpito l’ archivio dell’istituto comprensivo Pirandello di Lampedusa. Solo alcuni giorni prima l’appello del sindaco, Giusi Nicolini: “Lampedusa non ha una biblioteca e neppure un negozio dove poter acquistare libri – aveva dichiarato ai giornalisti”. “Voi ci vivreste mai in una città dove non è possibile comprare dei libri? Io non credo! Quindi se in giro per casa avete libri, di qualsiasi genere, che non leggete o avete già letto e di cui volete sbarazzarvi, aderite all’iniziativa”.
L’iniziativa ancora in corso ha trovato risposte, di singoli o associazioni, che in queste settimane si stanno adoperando per inviare libri, soprattutto per bambini, nell’Isola. Tutti possono contribuire, attraverso un semplice gesto. I libri vanno indirizzati direttamente al primo cittadino dell’isola: Giusi Nicolini, Sindaco -Donazione dei libri per la prossima apertura della Biblioteca Ibby di Lampedusa Via Cameroni, 92010. L’obiettivo è promuovere l’integrazione e la cultura. Non è un caso, infatti, che il sindaco si sia appoggiata anche a IBBY-International Board of Books for Young People, associazione internazionale che promuove il libro per ragazzi proprio come strumento d’integrazione, con un’iniziativa lanciata lo scorso maggio e che ha raccolto la migliore produzione editoriale di libri senza parole da donare a Lampedusa, l’isola più remota del Mediterraneo.