Bombardare la Siria per dare una lezione ad Assad? Inutile e controproducente. Perché il Presidente siriano – sul quale si addensano sempre più prove di uso di gas tossici contro i ribelli – avrà un bunker da cui scatenare una reazione, mentre a subire le “bombe intelligenti” sarà come sempre la popolazione, già stremata dalla guerra.
La lezione più efficace per Assad è portarlo ad un tavolo (Ginevra?) ed insistere – anche usando le relazioni siriane con Russia e Cina – affinché si instauri un confronto tra le parti ad oltranza, fino ad un accordo.
Non sarebbe facile.
Però oramai abbiamo una certa (triste) esperienza sugli interventi “umanitari”, per sapere che le bombe ammazzano bambini, donne, vecchi, pecore ed asini, ma non fermano un dittatore sanguinario.
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