“Il capo sono io” ha tuonato l’ex cavaliere e , almeno su questo, ha ragione. Non solo è il capo, ma anche il proprietario e l’ufficiale pagatore, e sarà lui a decidere se e quando staccare la spina al governo. L’offensiva a di queste ore ha un solo obiettivo ed è quello di indurre il Pd a mutare posizione sulla decadenza o, quanto meno, ad accettare un rinvio, magari collegato ad una richiesta di pronuncia della Corte Costituzionale. Tutto si giocherà su questo, altrimenti sarà voto anticipato, senza riforma elettorale e con la gran parte delle tv sotto il controllo dei forzisti. Tanto per non lasciar spazio al dubbio, l’ex cavaliere ha già fatto sapere che: “In tv andrò io…”, del resto essendo il proprietario non dovrebbe incontrare troppe resistenze…
Del resto se non dovesse ottennero grazia, salvacondotti, condoni e rinvii, non gli resterà che la strada del voto anticipato, anzi immediato. Una sola cosa teme come la peste: la possibilità che un’altra maggioranza si formi comunque e, prima del voto, gli sbaracchi il Porcellum e approvi una normativa decente in materia di conflitto do interessi. Tutto il resto non gli fa e non gli farà neppure il solletico. Per ora, tuttavia, può continuare a dettare il ritmo della danza, perché chi potrebbe e dovrebbe provarci, non sembra intenzionato a farlo, dal Pd a 5 Stelle. Il finale di questa partita, sul piano politico ed elettorale, potrà rivelarsi molto amaro. Naturalmente ci auguriamo di essere smentiti il prima possibile e su tutta la linea.