L´Associazione Stampa Romana appoggia e sostiene le ragioni espresse nel documento dell´assemblea de Il Messaggero del 31 luglio scorso. E´ assolutamente incomprensibile la pretesa dell´azienda di cambiare in corsa le regole del gioco, contraddicendo un accordo raggiunto al Ministero del Lavoro soltanto qualche mese fa.
Il sindacato sostiene da tempo che la crisi in atto da un quinquennio è stata finora un´occasione persa, per responsabilità principale degli editori, per rimodellare il settore e metterlo in grado di competere sui nuovi scenari digitali.
Come dimostrano le migliori esperienze europee e mondiali, centrale in questa sfida è il ruolo dei professionisti dell´informazione gli unici, adeguatamente formati e riqualificati, in grado di garantire la qualità del prodotto e l´autonomia del giudizio.
L´Asr chiede all´azienda che edita Il Messaggero di ripensare la propria strategia, mettendo al centro lo sviluppo e la ricerca di nuovi prodotti editoriali, nonché una nuova attenzione ai territori, sfruttando le potenzialità dell´iperlocal e della rete. La miope politica dei tagli al personale, in questo caso con sfumature punitive inaccettabili, ha già dimostrato di non essere in grado di invertire la rotta. L´Asr, qualora la rappresentanza sindacale lo ritenesse, è disponibile a partecipare a un tavolo di confronto sullo sviluppo di quella che resta una delle testate fondamentali nel panorama informativo del Lazio.