“Dal momento che alcuni pasdaran del conflitto di interessi hanno ripreso a minacciare fuoco, fiamme ed esposti contro Rai3, il Tg3 e contro quei cronisti che hanno osato, sulla vicenda della Cassazione e sulle marce contro i tribunali e la Costituzione, dare spazio a tutti i punti di vista, sarà il caso che l’Agcom e l’Autorità di garanzia vogliano farci saper chi, dove e quando ha avuto modo di comparire nelle principali tv sugli scottanti temi di queste ore”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Quanti minuti hanno avuto a disposizione gli imputati per giudicare i loro giudici? Quanto spazio é stato dedicato alle tesi della difesa? Quando e quanto spazio hanno avuto per le repliche i giudici o i giuristi messi incredibilmente sul banco degli imputati? Dati alla mano alcune reti hanno sostenuto un solo punto di vista, quello del loro proprietario, configurando quel sostegno “continuato e privilegiato ” configurato come violazione grave persino dalla legge Frattini sul conflitto di interessi. La tattica della aggressione preventiva ha il solo scopo di nascondere la realtà e di coprire quello che sta accadendo e soprattutto quello che accadrà nei prossimi giorni”. Spetta alle Autorità richiamare tutti al rispetto delle norme con particolare riferimento alla paritá di trattamento tra le parti coinvolte nel processo e al diritto di replica e di accesso. Dal momento che qualcuno ha persino evocato la Cambogia, sarà appena il caso di ricordare che anche in quella triste realtà non fu risolto il conflitto di interessi che consentiva al capo di turno di fare il presidente e di controllare la tv”.