E’ stato rilasciato Mattia Cacciatori (nella foto), il fotoreporter 24enne free lance della provincia di Verona fermato sabato sera a Istanbul mentre scattava immagini della polizia turca che respingeva i manifestanti a piazza Taksim con l’uso di idranti e lacrimogeni. Lo hanno confermato fonti della Farnesina. Mattia si trovava dal 22 giugno in Turchia per seguire le proteste contro il governo di Recep Tayyip Erdogan. Cacciatori e’ il secondo fotografo italiano fermato e rilasciato durante le proteste in Turchia, dopo il livornese Daniele Stefanini a meta’ giugno. Articolo21 aveva dato sabato, tra i primi, la notizia. “Le Autorità italiane – ha scritto oggi il portavoce Giuseppe Giulietti – che stanno già compiendo un silenzioso lavoro diplomatico, hanno ora il compito di far percepire al governo turco l’indignazione di chi non può accettare bavagli contro coloro che stanno cercando di informare la pubblica opinione, fuori e dentro i confini nazionali”. Siamo felici della notizia della liberazione del collega Cacciatori e auspichiamo adesso la stessa sorte per quei tanti cronisti ancora “imbavagliati”.
”Siamo contenti per la notizia del rilascio del fotografo italiano Mattia Cacciatori, una persona per bene dedita a testimoniare fatti di verita’. Per questo – dice il segretario della Fnsi Franco Siddi – in nessuna parte del mondo si deve finire in carcere”. Per Siddi, ”la liberazione di Cacciatori, un atto di buon senso istituzionale, premia il lavoro intenso e serio delle nostre istituzioni diplomatiche in Turchia e al Ministero degli Esteri a Roma. Ringraziamo anche loro”.