Ma da che parte stanno i polittici che hanno formulato la modifica di legge sul voto di scambio? Con lo Stato o con la mafia?
Complicare questa tipologia di reato – richiedendo la prova di voti effettivamente “scambiati” e non solo promessi – significa fare un bel regalo ai mafiosi e ai politici corrotti, che notoriamente non lasciano tracce del loro baratto. Significa anche che l’intercettazione di una promessa di scambio – oggi sufficiente ad incastrare i criminali – domani non avrà più valore
probatorio.
Che il PDL abbia sostenuto questo peggioramento non stupisce, visto il disinteresse al buon funzionamento della giustizia da sempre dimostrato. Ma che al PD siano sfuggite le conseguenze di questa norma è grave. Perché un legge così è – in sé – una “utilità” offerta alla mafia. Che – in sé – fa già sospettare uno scambio.