"L'ultima seduta della commissione di vigilanza sulla Rai sembra essere passata alla cronaca per le polemiche tra l'ex direttore del tg1 Minzolini, e il direttore generale Gubitosi. In realtà in quella sede il massimo dirigente aziendale ha fornito cifre che avrebbero dovuto preoccupare ed indurre a studiare come sostenere i tentativi di autoriforma in atto, a cominciare dagli accorpamenti ipotizzati, dalle alleanze industriali prospettate e dalla lotta alla evasione del canone. Ci auguriamo che, almeno il governo, voglia rispondere alle questioni sollevate nella sede parlamentare e che riguardano il presente e il futuro della più grande impresa italiana del settore". Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giusepppe Giulietti. "Dal momento che l'Europa ci ha anche chiesto di modificare la fonte di nomina del Consiglio Rai e di ridurre le interferenze dei governi e delle singoli forze politiche, sarà forse il caso di portare le proposte di legge nelle competenti commissioni parlamentari. Gli attuali assetti corrispondono infatti ad una stagione politica che non esiste più. O si adeguano i numeri ai risultati delle ultime elezioni, e questa sarebbe una strada vecchia e indecorosa, oppure si approva una nuova legge che esalti autonomia editoriale ed imprenditoriale e contrasti ogni indebita interferenza. Per altro, almeno su questi temi, non dovrebbe essere difficile trovare una maggioranza". "Nei prossimi giorni Articolo21 presenterà una bozza di proposta su conflitto di interessi e riforma dei criteri di nomina delle Autorità di garanzia e della Rai".
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