“La decisione dell’Agcom, relativa ai programmi di Lucia Annunziata e di Fabio Fazio, rischia di rappresentare un pericoloso precedente in materia. Questi , come altri, sono programmi che non seguono la cronaca quotidiana, hanno format particolari e non possono essere ricondotti ad una logica quantitativa sul modello della par condicio del periodo elettorale”. Lo afferma in una nota Articolo21. “In ogni caso assumendo come criterio prevalente quello quantitativo, si fatica a comprendere per quale ragione questi programmi di Rai 3 siano stati sanzionati e nulla invece sia stato detto sullo stravolgimento delle regole del processo in tv, sugli imputati e i condannati che giudicano i loro giudici, addirittura sulla campagna mediatica già in atto tesa a condizionare la prossima sentenza della Corte di Cassazione. Evidentemente é più facile fare la voce grossa contro Annunziata, Fazio e Rai3 che non “sanzionare” il conflitto di interesse”.