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Pitonessa e santa anche…

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Il popolo biblico chiamava “pitonessa” (Samuele, 28, 7) la sacerdotessa Pizia che pronunciava oracoli in nome d’Apollo nel santuario di Delfi (1400 a.C.). Tutto nacque dal mitologico “drago-serpente” (nel 2013 d.C. ci serve giusto per nomenclatura zoologica: cfr. pitone) sconfitto a Delfi da Apollo che dal vinto coniò il nome per la sua prediletta sacerdotessa. Ebbene:‘sta qua, già fin da Plutarco sacerdote del santuario di Delfi (circa 50 d.C.) fu, per così dire, sputtanata. Pare infatti chela Pizia(la futura biblica pitonessa) prediceva le sorti in totale stato confusionale in quanto che, oltre a mangiucchiarsi alloro,  aspirava i vapori che fuoriuscivano da crepa nel terreno sui cui aveva posto il suo sgabello sul quale stava appollaiata per predire le sorti. ‘Sta storia qui, evidentemente acchiappante, ha perfino scomodato ricercatori del XXI secolo! Infatti ancora nel 2002 (d.C.) geologi, archeologi e tossicologici scoprirono abbondante presenza d’etilene (gas odoroso e sufficientemente allucinogeno che ben potrebbe adattarsi alla descrizione di Plutarco) in quel del tempio di Delfi.

Ebbene: a oggi (in XXI secolo) stiamo che una tizia (e Pizia) membro istituzionale in ballottaggio alla vicepresidenza della Camera, s’arroga il diritto d’ottenere quella carica in quanto che, come da curriculum personale, si proclama non solo pitonessa avanti Cristo, ma santa anche (nome omen a parte) dopo Cristo in quanto omologata sacerdotessa di un “coso” che s’è e ha convinto il prossimo d’essere stato unto niente meno che da quel Cristo arrivato dopo Apollo!

 


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