Ben vengano maggioranze parlamentari variabili, diverse rispetto a quelle su cui si regge il governo Letta, sui diritti civili e sui temi eticamente sensibili, perché “il Parlamento non può rimanere bloccato dal dibattito interno al Pdl su questi temi che riguardano la libertà e la responsabilità delle persone, dei singoli parlamentari e dei gruppi politici”. Così l’ex ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini (Pd), in una intervista al Corriere della Sera. “Del resto – aggiunge -, molte grandi riforme sono state compiute in passato da maggioranze differenti rispetto alla maggioranza politica di quel momento. O meglio: alcune volte le due maggioranze hanno coinciso, altre volte no”. “Il Parlamento su argomenti del genere è più che mai sovrano. D’altronde anche nel Pdl si vede chiaramente che ci sono diverse convinzioni”. Per il disegno di legge che introduce il reato di omofobia, sottolinea, “venerdì prossimo, 26 luglio, la proposta di legge è prevista in Aula. Non derogheremo da questa data. Per noi è una dead line. Intendiamo approvare la nuova norma entro il 7 o l’8 agosto, cioé prima della pausa estiva”. “In Aula arricchiremo questo testo con un subemendamento che introduca l’aggravante di omofobia e transfobia”.