Giornalismo sotto attacco in Italia

Made in Italy

0 0

Il -“made in Italy” che produciamo, non ce lo possiamo più permettere. E’ questa, in soldoni, l’analisi che viene dalle stime della tenuta dell’export – con eccellenze ed ampliamento  dei mercati extra UE  – a cui fa da controcanto la rarefazione della domanda interna ed un suo posizionamento verso la gamma medio-bassa.
Insomma continuiamo a produrre il bello, il buono ed il lusso, ma sempre più per altri e non per noi.
C’è una strategia di “sopravvivenza alla crisi” comprensibile in questo ridimensionamento, ma non può durare troppo a lungo.

Gli stranieri comprano i nostri prodotti, per avere l’emozione di essere anche loro “un po’ Italiani”;  per entrare nell’ “Italian style, fatto di gusto e personalità. Se non siamo più noi Italiani i primi “indossatori” dei nostri prodotti e i promotori della nostra gastronomia, la magia del “made in Italy” ne risentirà.
Non dobbiamo rassegnarci al mediocre, perché i nostri manufatti si vendono solo se incorporano la nostra cultura.
Non dobbiamo far crollare Pompei, altrimenti cadiamo nell’abbrutimento.
Non è una questione di lusso, ma della responsabilità della bellezza.
Che  abbiamo ereditato, trasferito da secoli ai nostri oggetti e  che non possiamo dissipare.

Iscriviti alla Newsletter di Articolo21

Articolo21
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo fornirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web trovi più interessanti e utili.

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.